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Nessun scandalo né errore arbitrale, piuttosto una sconfitta ingiusta per i valori che erano stati messi in campo. Il “furto” dell’Empoli che nel girone d’andata aveva sconfitto la Fiorentina per 2-1 con due reti in due minuti, non è stato dimenticato dai tifosi viola. Un passo falso quello del 27 novembre scorso che non ebbe ripercussioni sul morale della squadra, ma che sicuramente lasciò tre punti che ad oggi ci farebbero molto comodo. Il dramma sportivo iniziato con un gol fortunosissimo di Bandinelli, su un’incomprensione “la prendo io, no anzi prendila te” tra Milenkovic e Terracciano, era arrivato appena a tre minuti dallo scadere. Un pari quello che, già da sé, avrebbe saputo di sconfitta. Ma dopo il danno arrivò anche la beffa. Con tutta la squadra spalancata in avanti per ritrovare disperatamente il vantaggio, il solo Pinamonti era riuscito a restare in gioco, eludendo la linea di Odriozola. A Empoli fu festa grande per aver battuto la Provincia, ma per i ragazzi di Italiano è stata una delle debacle più scottanti dell’intera stagione.

Cosa andò storto in quella partita non è dato sapere. Probabilmente, dopo aver creato tantissime palle gol e averne insaccata soltanto una -tra l’altro, su un evento più unico che raro come un assist di Callejon- il karma si era fatto sentire. Gli azzurri di Andreazzoli non avevano giocato neanche una partita ad alti ritmi, a dispetto del loro grande periodo di forma nella prima parte di stagione. Come -purtroppo- è successo altre volte, la Fiorentina aveva pagato la scarsa freddezza sottoporta, non riuscendo a concretizzare in misura di quanto aveva creato.

La sfida di domenica, quindi, dovrà andare diversamente. È presumibile aspettarsi un atteggiamento simile dai giocatori di Italiano, che -soprattutto in casa- cercano sempre di surclassare sul piano del palleggio gli ospiti. Con un Vlahovic in meno rispetto all’andata, ma con un Piatek (e chissà forse anche un Cabral) in più, la Fiorentina dovrà dimostrare che, se vuole centrare l’Europa, non può ripetere simili errori. Tutti i gol che vennero clamorosamente sbagliati al Castellani non potranno rivedersi. È necessaria una squadra più cinica, che sappia segnare anche senza produrre una quantità industriale di occasioni. Dall’altra parte, inoltre, ci sarà un Empoli diverso da quello incontrato 4 mesi fa. Una squadra che, dopo aver fatto provviste durante l’autunno e l’inverno, è calata drasticamente di rendimento. Per i viola, perciò, è vietato sbagliare di nuovo. La figuraccia dell’andata dovrà essere vendicata. “Less is more”: creare anche meno, ma finalizzare di più.


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