Commisso apre all'investimento sul Franchi ma detta le regole: ecco tre i paletti fondamentali. Palazzo Vecchio studia il cronoprogramma, ma i dubbi sono tanti
Nell'intervista di ieri al Corriere Fiorentino Rocco Commisso ha aperto a un possibile investimento sull'Artemio Franchi. Il presidente della Fiorentina, però, come spiega questa mattina lo stesso quotidiano, vuole garanzie a partire da tre paletti fondamentali: controllo, velocità e un cronoprogramma che garantisca una capienza superiore ai 20mila spettatori.
Priorità viola
Sono queste le priorità viola e anche le tre condizioni necessarie per fare in modo che Commisso si renda realmente disponibile a impegnarsi sul Franchi. La strada è stretta, l'allungamento dei tempi dei cantieri e l'eventuale project financing che permetterebbe l'investimento privato in un bando pubblico, sono aspetti tutti da chiarire, ma l'apertura c'è stata.
Una mossa seguendo il modello Juventus
Non un Franchi di proprietà, visto che è un bene pubblico inalienabile, ma uno stadio comunque gestito totalmente dalla Fiorentina seguendo il modello Juventus: un Franchi lasciato in concessione per 49 anni diventerebbe un asset fondamentale per lo stato patrimoniale del club.
Un cronoprogramma tutto da studiare
L'obiettivo dunque è quello: prendersi la gestione del Franchi a 360 gradi, 7 giorni su 7. Commisso però vorrebbe farlo in fretta e qui nascono i problemi: il Comune sta lavorando al nuovo cronoprogramma del cantiere e già la prossima settimana, nel faccia a faccia col patron viola dovrà dare garanzie sulla capienza del prossimo anno.
Dubbi e incertezze sui tempi
C'è ora da capire quando finiranno i cantieri. L'obiettivo è completare la costruzione della Curva Fiesole (provvisoriamente scoperta) affinché sia disponibile dalla stagione 2025-26, per poi spostare il cantiere in Ferrovia, ma il rischio di non avere disponibile la nuova curva all'inizio del prossimo campionato, però, c'è: nel 2025-26 così ci si potrebbe trovare di fronte a uno stadio «camaleonte», col pubblico che nella prima parte del campionato occupa dei settori che successivamente si trasformano in cantiere.
La speranza di Commisso
La speranza di Commisso è che l'arrivo della sindaca Funaro segni un nuovo inizio, ma un altro tema da considerare ora è quello dei fondi mancanti. Circa 100 milioni per completare il progetto, di cui 55 recuperabili. Non spiccioli.