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Dopo la vittoria di ieri contro l'Ascoli, la Fiorentina Primavera può tirare un sospiro di sollievo e guardare un po' più da lontano la zona playout. La squadra affidata all’ex centrocampista viola Alberto Aquilani è molto propositiva in campo, e difficilmente getta alla rinfusa il pallone in avanti. All’attitudine creativa e ariosa che caratterizza la manovra dei giovani gigliati fa però da contraltare una solidità difensiva molto da rivedere. La Fiorentina ha il miglior attacco assieme alla Roma (35 reti), ma la terza peggior difesa, dopo Ascoli e Lazio (32 gol subiti).

Ad onor del vero va sottolineato che l’organico viola è stato indebolito fortemente nel reparto arretrato dalla partenza di Dalle Mura, destinazione Reggina, e dai problemi fisici del capitano Dutu, che l’hanno privato di due pedine fondamentali. Anche le prestazioni dei portieri Luci e Ricco non hanno mai convinto, ed ora il titolare è nuovamente Brancolini, che aveva iniziato la stagione come terzo, in forza alla prima squadra.

E’ certamente dalla metà campo in poi che la squadra di Aquilani ha espresso le migliori sensazioni, con Alessandro Bianco, classe 2002 ex Chisola e Torino, che ha letteralmente rubato la scena. Mezzala di ottime qualità tecniche e grande personalità, il suo modo di interpretare il ruolo ricorda un po’ quello del nazionale azzurro Nicolò Barella. Da segnalare anche l’ottima stagione dell’umbro Giovanni Corradini. Il nativo di Orvieto si è imposto a suon di belle prestazioni come elemento stabile della mediana gigliata, evidenziando un piede sinistro preciso, visione di gioco e abilità in fase di interdizione. Stupenda la sua rete segnata in casa del Bologna.


Da seguire con attenzione anche il bulgaro Dimo Krastev, classe 2003. Calciatore polivalente, ad una struttura fisica da granatiere abbina grande intelligenza tattica e buona tecnica. Dopo una partenza promettente che gli ha fatto guadagnare le attenzioni della prima squadra, è rimasto ai box per un infortunio per molte gare. Krastev si è ben disimpegnato sia da mediano che da centrale nella difesa a tre; la sua assenza ha penalizzato ulteriormente i giovani viola.


Tassello importante della squadra è poi Mattia Fiorini, regista. Il ragazzo fiorentino calcia bene i piazzati e si prende molte responsabilità in fase di impostazione, senza timore di sbagliare. Centrocampista moderno ed elegante, se saprà rinvigorirsi fisicamente e valorizzarsi in fase di interdizione potrà avere prospettive interessanti. Classe 2001, Fiorini ha spesso agito anche come centrale nella difesa a tre, evidenziando visione di gioco e personalità. Frenkie De Jong del Barcellona è il modello a cui si ispira (anche nell'acconciatura).




Alessandro Bianco, cuore del gioco della Primavera di Aquilani


Fantasista estroso e tecnicamente sopraffino, Vittorio Agostinelli è l'ago della bilancia della Fiorentina Primavera. Il ragazzo pugliese cresciuto nel Bari e poi passato alla Roma prima dell'arrivo a Firenze, è un calciatore che ruba l'occhio perché capace di grandi giocate palla al piede e dotato di un ottimo tiro. Agostinelli dovrà però crescere molto dal punto di vista della gestione della propria esuberanza. Le 5 giornate di squalifica rimediate contro il Torino ne sono la testimonianza. A sostenere l'attacco viola c'è il romeno classe 2002 Louis Munteanu, centravanti molto interessante per qualità e bagaglio di colpi. Acquistato per una cifra abbastanza considerevole, l'ex Viitorul ha enormi margini di miglioramento, soprattutto per ciò che concerne la continuità all'interno della partita e il temperamento. Con 7 reti è il ragazzo di Vaslui il capocannoniere della Primavera viola, assieme a Spalluto.

Infine, buoni segnali arrivano dai giovani Distefano e Gentile, entrambi classe 2003. Il primo è un attaccante capace di agire sull'esterno ma anche di giocare come seconda punta, che fa della rapidità e dell'abilità nel dribbling i propri punti di forza. Il secondo è un esterno destro di ottima struttura e grande gamba, propositivo e resistente nell'arco dei novanta minuti. La prossima annata sarà certamente quella in cui i due ragazzi viola potranno trovare maggiore continuità e mettersi alla prova.

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