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L'emergenza per il Coronavirus detta inevitabilmente una crisi a livello economico anche nel mondo del calcio, con tanti dubbi su una possibile ripresa dopo la sospensione del campionato e eventuali calcoli sulle spese da gestire da fare a posteriori. Per analizzare la situazione sotto questo aspetto Fiorentinanews.com ha voluto conoscere l'opinione di Luigi Dell'Olio, giornalista esperto in economia calcistica per Repubblica, Private e Forbes.

Sig. Dell'Olio, quali possono essere le conseguenze economiche sulla Fiorentina dato il momento attuale e in che modo la Fiorentina può provare ad incrementare il suo fatturato e continuare così a crescere per diventare grande nel futuro? "Proviamo a considerare la media degli ultimi 3 bilanci, dato che da un anno all'altro ci sono importanti variazioni e a non considerare l'impatto del calciomercato: la Fiorentina ha entrate medie intorno agli 80 milioni di euro e uscite (spese+imposte) intorno ai 100 milioni, quindi a livello strutturale perde sui 20 milioni all'anno, che fanno 60 in un triennio. Scorporando alcune spese non contabilizzate dall'Uefa, in un triennio perde mediamente 50mln mentre limite massimo del fair play finanziario è -30 mln. Quindi, ha bisogno o di ridurre le spese o di aumentare il fatturato per rispettare il fair play finanziario che, ricordo, vale solo per chi si qualifica in Champions o Europa league. Paradossalmente il fatto di non qualificarsi alle Coppe Europee può aiutare Commisso a spendere per un paio di anni prima di entrare sotto l'occhio vigile dell'Uefa lo stadio porta ricavi per circa 8 mln di euro all'anno, tolte le spese rende intorno ai 6 milioni. Da questo punto di vista si può stimare per quest'anno una perdita non superiore a 1,5 mln, cambia perciò poco....mentre tra tv e sponsor incassa circa 70 mln all'anno. Dipende da cosa prevede ciascun contratto, ma è verosimile che l'impatto sia negativo per circa 6-7 mln. Insomma, se il campionato finisce qui, l'impatto negativo sarà intorno a 8 mln, niente di drammatico: se però la Fiorentina fa il suo stadio può incassare 35 mln all'anno, quindi solo con questa iniziativa aumenterebbe di un terzo il proprio fatturato (+28 mln), senza dimenticare che i costi per la costruzione degli impianti non sono sono calcolati dal FFP. Lo stadio resta di conseguenza indispensabile per fare il salto di qualità".

In base a il quadro fatto fino ad ora, come potrà quindi muoversi la Fiorentina sul prossimo mercato? "Verosimilmente nei prossimi 2-3 anni la fiorentina continuerà a vendere uno o due giocatori all'anno, senza queste cessioni, infatti, è impossibile fare acquisti. Ricordandoci che quando i club vendono un calciatore a 10 contabilizzano 10 di incasso, quando ne comprano uno a 10 con contratto quinquennale ne contabilizzano 2 all'anno di costi. Considerati gli acquisti già fatti a gennaio, la Fiorentina ha bisogno di cessioni per circa 60 milioni in estate per avere un tesoretto da investire. A lasciare potrebbe essere anche uno di quelli che prendono stipendi più alti (ad esempio Ribery se capisse che i problemi fisici non passano, o Chiesa se chiedesse 2,5 mln per il rinnovo) per evitare che altri vadano a battere cassa per chiedere aumenti".

E la situazione attuale che impatto può avere sulle altre squadre di Serie A? "Quanto al calcio italiano in generale oggi non si può stimare l'impatto perché dipende da come si porterà a conclusione il campionato...in termini assoluti a rimetterci saranno nell'ordine soprattutto Juventus, Inter, Napoli e Roma, ma in termini relativi l'impatto sarà maggiore per le piccole, i cui introiti dipendono quasi del tutto dalle tv e dagli sponsor".


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