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Correva l'anno 2018 e Giovanni Simeone, allora attaccante della Fiorentina, segnò contro l'Empoli esultando in maniera polemica. Dito al naso, rivolto verso la Curva Fiesole, a scrollarsi di dosso tensioni e critiche di un periodo in cui il Cholito sembrava proprio non vedere la porta. All'epoca la tifoseria criticò aspramente l'attaccante, nonostante le sue scuse ai microfoni nel dopo partita.

Sabato contro l'Inter, quasi tre anni dopo, il Franchi ha vissuto un dejà vu. Jovic segna il gol del momentaneo 3-3 ed esulta in maniera provocatoria rivolto verso la curva (e non verso i giornalisti o altro, per favore). Mano all'orecchio, dito al naso e gesto del "parlate, parlate" che ovviamente non sono passati inosservati, a maggior ragione dopo che quel gol, purtroppo, è risultato inutile.

Da parte di Jovic non è arrivata nessuna scusa o dichiarazione, anche se forse sarebbe servito a poco. Se da una parte si può comprendere che spesso e volentieri a caldo si hanno dei comportamenti sbagliati, dall'altra il gesto del serbo è apparso totalmente fuori contesto. Due gol segnati (molti meno di Simeone...) non bastano per scacciare le critiche, alle quali un calciatore dovrebbe rispondere solo con le prestazioni sul campo. Jovic ha bisogno di fiducia e di sostegno per rinascere, e questo non lo si mette in dubbio. Ma ci sono momenti e momenti, e lui ha scelto decisamente quello sbagliato per un gesto del genere.

 


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