Le nostre PAGELLE: Chiamatelo San Castrovilli ma le sorprese arrivano da Venuti. Chiesa invece gioca da solo
Dragowski: 6,5 Se non fosse per la parata di piede/corpo su Gervinho a inizio ripresa probabilmente parleremmo di un k.o. Ma è decisivo sull’ivoriano anche in uscita bassa nel primo tempo, impossibile far qualcosa invece sullo scavetto che vale il momentaneo 0-1.
Venuti: 7 Partita impeccabile per lui, tutta giocata nel suo ruolo naturale, non sarà un caso. Sull'azione dello svantaggio viene colto in contropiede come tutti i compagni di reparto ma nella ripresa Gervinho sparisce e il merito è delle due tante chiusure puntuali.
Ranieri: 6,5 Non era facile alla sua prima da titolare “in coppia” ma il ragazzo del ’99 dà segnali positivi di affidabilità. Svettante spesso e volentieri su un saltatore come Kucka e raramente in difficoltà contro il leggero attacco gialloblu.
Milenkovic: 6 Sulla penetrazione iniziale di Gervinho fa un mezzo svarione ma si riprende subito dopo e fa valere il fisico su Karamoh. Stavolta manca la zampata vincente in attacco ma non ce la si può aspettare tutte le volte.
Dalbert: 6 Tanta, tantissima confusione quando la palla arriva da lui, tanti cross contro la gamba dell’avversario ma poi ha il grande merito di azzeccare il traversone per il pareggio di Castrovilli. E in una serata così grigia, da tutti i punti di vista, non è poco.
Pulgar: 5,5 E’ alla seconda di fila con poca brillantezza, si alterna con Badelj nella gestione del pallone ma le intuizioni tecniche sono poche. Ci prova anche da fuori stavolta ma regala il pallone a Sepe sia da fermo che su azione.
Badelj: 5,5 Appare insolitamente più brillante di Pulgar ed è tutto dire. Nello stretto si divincola piuttosto bene ma alla Fiorentina manca la continuità nel controllo del pallone e a questo non riesce a porre rimedio. Cresce dopo il pareggio ma è ancora troppo poco.
Castrovilli: 7 Chiamiamolo “San Castrovilli”, perché se non ci fosse lui la Fiorentina avrebbe molti più problemi. E dire che l’opacità per una bella fetta di gara riguarda anche lui ma poi sul colpo di testa al 66’ è risolutivo. Settimana da bomber per lui.
Ghezzal: 5,5 Non è neanche il peggiore dell’attacco ma gli serve ancora un po’ di tempo forse per poter incidere. Molto volenteroso soprattutto nei ripiegamenti difensivi, decisivo su Scozzarella, ma dalla frizzantezza non si passa mai alla giocata decisiva. 54’ Vlahovic: 5,5 Il peso offensivo lo dà innegabilmente, poi servirebbe anche la cattiveria, come in occasione del mancino che calcia tra le mani di Sepe. Ma è un “esperimento” da ripetere.
Chiesa: 5 Gran parte del “merito” sul gol di Gervinho, gran parte del demerito sulla pochezza offensiva viola del primo tempo. Una giornataccia per il numero 25 viola e purtroppo non è la prima: da lui ci si aspetta la giocata, il dribbling, la superiorità numerica ma le risposte si traducono tutte in un egoismo controproducente e in tanti cross imprecisi.
Boateng: 5,5 La volontà è quella dei giorni migliori, il problema è che il ruolo del centravanti semplicemente non è il suo. Si prodiga con sponde e ci prova sia di testa che di destro (fuori di poco). Va un po’ meglio con Vlahovic accanto. 84’ Pedro s.v.
Venuti: 7 Partita impeccabile per lui, tutta giocata nel suo ruolo naturale, non sarà un caso. Sull'azione dello svantaggio viene colto in contropiede come tutti i compagni di reparto ma nella ripresa Gervinho sparisce e il merito è delle due tante chiusure puntuali.
Ranieri: 6,5 Non era facile alla sua prima da titolare “in coppia” ma il ragazzo del ’99 dà segnali positivi di affidabilità. Svettante spesso e volentieri su un saltatore come Kucka e raramente in difficoltà contro il leggero attacco gialloblu.
Milenkovic: 6 Sulla penetrazione iniziale di Gervinho fa un mezzo svarione ma si riprende subito dopo e fa valere il fisico su Karamoh. Stavolta manca la zampata vincente in attacco ma non ce la si può aspettare tutte le volte.
Dalbert: 6 Tanta, tantissima confusione quando la palla arriva da lui, tanti cross contro la gamba dell’avversario ma poi ha il grande merito di azzeccare il traversone per il pareggio di Castrovilli. E in una serata così grigia, da tutti i punti di vista, non è poco.
Pulgar: 5,5 E’ alla seconda di fila con poca brillantezza, si alterna con Badelj nella gestione del pallone ma le intuizioni tecniche sono poche. Ci prova anche da fuori stavolta ma regala il pallone a Sepe sia da fermo che su azione.
Badelj: 5,5 Appare insolitamente più brillante di Pulgar ed è tutto dire. Nello stretto si divincola piuttosto bene ma alla Fiorentina manca la continuità nel controllo del pallone e a questo non riesce a porre rimedio. Cresce dopo il pareggio ma è ancora troppo poco.
Castrovilli: 7 Chiamiamolo “San Castrovilli”, perché se non ci fosse lui la Fiorentina avrebbe molti più problemi. E dire che l’opacità per una bella fetta di gara riguarda anche lui ma poi sul colpo di testa al 66’ è risolutivo. Settimana da bomber per lui.
Ghezzal: 5,5 Non è neanche il peggiore dell’attacco ma gli serve ancora un po’ di tempo forse per poter incidere. Molto volenteroso soprattutto nei ripiegamenti difensivi, decisivo su Scozzarella, ma dalla frizzantezza non si passa mai alla giocata decisiva. 54’ Vlahovic: 5,5 Il peso offensivo lo dà innegabilmente, poi servirebbe anche la cattiveria, come in occasione del mancino che calcia tra le mani di Sepe. Ma è un “esperimento” da ripetere.
Chiesa: 5 Gran parte del “merito” sul gol di Gervinho, gran parte del demerito sulla pochezza offensiva viola del primo tempo. Una giornataccia per il numero 25 viola e purtroppo non è la prima: da lui ci si aspetta la giocata, il dribbling, la superiorità numerica ma le risposte si traducono tutte in un egoismo controproducente e in tanti cross imprecisi.
Boateng: 5,5 La volontà è quella dei giorni migliori, il problema è che il ruolo del centravanti semplicemente non è il suo. Si prodiga con sponde e ci prova sia di testa che di destro (fuori di poco). Va un po’ meglio con Vlahovic accanto. 84’ Pedro s.v.
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