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Cabral o non Cabral? Questo è il dilemma. Occorre sfogliare la margherita per decidere se il brasiliano, che nelle ultime partite ha iniziato a segnare con puntualità svizzera anche in maglia viola, potrà essere il centravanti della Fiorentina nel prossimo campionato.

Una squadra ambiziosa, che punta ad essere costantemente nella zona europea della classifica, non avrebbe potuto affidarsi al Cabral pre natalizio. Tanta buona volontà, impegno indiscutibile, generosità, comportamento irreprensibile sia in campo che fuori, simpatia, ma pochi gol, soprattutto in campionato.

Anno nuovo, Cabral nuovo. Confermati volontà, impegno, generosità e pure la simpatia, sono cominciati ad arrivare anche i gol. Perché chi la rete ce l’ha nel dna difficilmente fallisce (vedi Riganò che ha continuato a segnare dalla C2 alla Serie A).

Tuttavia il dilemma resta: Cabral può essere l’ariete alla guida dell’attacco viola nel prossimo campionato? La società dovrà occuparsi di acquistare una “riserva”, valida ma da panchina, oppure, per scalare posizioni in classifica, è indispensabile scovare un numero 9 più forte del brasiliano? Dieci giornate di campionato e ancora qualche partita di coppa (speriamo sette) per individuare la risposta.

Se il centravanti è uno dei due ruoli che, in una squadra, non si possono sbagliare, l’altro è il portiere. Il ragionamento fatto per Cabral vale anche per Terracciano. L’ex riserva dell’Empoli è ormai un consolidato titolare in maglia viola. Puntare su di lui anche per il futuro prossimo? Oppure cercarne uno migliore? Con la consapevolezza che non c’è la garanzia “soddisfatti o rimborsati”. Terracciano o non Terracciano? Anche questo è un dilemma.

Cabral e un cambio di passo che ha dell'incredibile. E se non ci fosse stato Osimhen...
Gli mancava un unico torneo nel quale fare gol. Adesso però Arthur Cabral può dire di aver sfatato anche questo tabù....

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