Benedetto Ferrara: "Soffrire è una vocazione, Kean la soluzione. E' lui uno dei motivi per cui la Fiorentina vuole vincere questa coppa poco glamour. E se nelle scorse finali non avevi la punta..."

Sulle colonne de La Nazione si legge il commento del giornalista Benedetto Ferrara al match tra Fiorentina e Celje ieri sera al Franchi. Queste le sue considerazioni sul pareggio maturato, che ha portato i viola in semifinale di Conference League per la terza volta consecutiva:
“Soffrire è una vocazione, Kean la soluzione: Fiorentina in semifinale, con qualche brivido ma alla fine con merito. Andare sotto con gli sloveni era impensabile, soprattutto dopo il vantaggio della Fiorentina. Ma poi ci ha pensato lui. Ed è Kean una delle ragioni per cui la vittoria di questa Coppa poco glamour è il vero obiettivo della società. Certo, ora restano da affrontare avversari veri.
Ma siccome è giusto ricordare che la Fiorentina ha già giocato due finali europee praticamente senza centravanti, diventa un obbligo sfruttare l'idea di avere una ottima squadra con un killer in area di rigore. In un momento magico, per di più. Certo, è giusto ricordare un portiere che porta punti e un centrocampista, Mandragora, che sull'erba di questo torneo diventa un altro. Però Moise è Moise, e la ragione per cui la Fiorentina questa volta cerca di vendicare due finali buttate via. Un bomber così non capita spesso. E se capita...”.