Alessandro Bianco, centrocampista della Reggiana in prestito dalla Fiorentina, ha parlato a Cronache di Spogliatoio dal ritiro della Nazionale Under 21 a Tirrenia. Queste le sue parole sulla stagione in amaranto e su qualche aneddoto dell'avventura in viola, a partire dal pugno ricevuto in occasione di Sivasspor-Fiorentina in Conference League: “Mamma mia che cartella che mi ha dato, follia. Italiano mi diceva: ‘Mi raccomando, se te la senti di rientrare in campo stai calmo, non fare cavolate!’. Mi ero accorto che aveva scavalcato la tribuna con la coda dell’occhio, ma mai avrei pensato che sarebbe finita così. Adesso ci rido sopra”

E sugli ex compagni di squadra: “Sono il primo a credere in Kayode e lui lo sa, ma se dicessi che mi aspettavo questo exploit… sarei un bugiardo. Bonaventura? Giocatore totale, di Jack mi andrebbe bene rubare anche un quarto. Gli ho scritto per fargli i complimenti dopo la convocazione in Nazionale. Con Cabral mi ricordo che ci sfidavamo ogni volta ai rigori, e ogni volta vinceva lui. Saldavamo ogni 6 mesi, mi è sempre toccato pagare!”

E infine: “Nesta a Reggio è un allenatore che vuole giocare e che mi sta dando consapevolezza, anche quando sbaglio riesce a darmi una parola positiva. Sto recuperando tutti i suoi aneddoti in prima persona. Rispetto allo scorso anno, mi sto misurando con le pressioni e le difficoltà di avere tante partite ravvicinate. Se ripenso alla finale di Coppa Italia contro l’Inter, c’era un’atmosfera da brividi. Facevo fatica a restare in piedi”. 

Bianco: "La scelta di rimanere un anno alla Fiorentina? La rifarei. Quando finisci la stagione con Italiano sei mentalmente scarico: pretende tantissimo, ma ti dà altrettanto"
A Cronache di Spogliatoio ha parlato il centrocampista della Fiorentina in prestito alla Reggiana Alessandro Bianco. Que...

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