Ok l'evoluzione tattica di Chiesa: ma il problema resta tutto il contorno

Ormai l'evoluzione di Federico Chiesa da esterno di centrocampo (o addirittura centrocampista, come lo fece esordire Sousa a Torino) ad attaccante è cosa fatta: il figlio d'arte cerca sempre di più la porta e tenta il tiro da molte posizioni, pur trovando fin qui poche volte il fondo della rete. La sua presenza nel tridente non è in discussione e a cambiare è semplicemente la fascia di competenza, sempre che Pioli non voglia davvero studiarlo anche da riferimento centrale, da falso nueve come va di moda dire. Aldilà della penalizzazione che potrebbe nascerne, con minori spazi su cui agire rispetto alle bande laterali, resterebbe però intatto il problema attuale: ovvero le altre due figure dell'attacco. Chi accompagnerebbe Chiesa a quel punto? Fin qui dai vari Simeone, Pjaca, Mirallas, Gerson, Thereau e Vlahovic è arrivato poco o pochissimo contributo (per diversi motivi). Per cui ragioniamo pure della posizione di Chiesa, consci che il problema dell'attacco è tutt'altro ed è anche bello grosso.