Pochi biglietti, tanti scontenti, un alto rischio di problemi per l'ordine pubblico: forse un giorno la UEFA ci spiegherà il perché di questa follia...
Prendete l'atmosfera dell'Olimpico per la finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Inter di qualche giorno fa e immaginate lo stesso clima per la finale di Conference League a Praga. Ecco immaginatelo soltanto, perché non ci sarà. L'impianto scelto dalla UEFA per disputare la finale è l'Eden Arena della capitale ceca, che ospita le partite interne dello Slavia Praga. Posti a sedere 21.100. E già questo dato fa capire il perché, l'atmosfera dell'Olimpico sarà solo un lontano ricordo. L'impianto romano, sold out, ha accolto più di 60.000 persone, di cui poco meno della metà erano a tinte gigliate. Uno spettacolo unico, da entrambe le curve, prima con le coreografie, poi con un tifo incessante per 90 minuti.
Tanti biglietti a disposizione, pochi scontenti, pochi problemi di ordine pubblico. Adesso veniamo a Praga. Prendete la frase e giratela: pochi biglietti a disposizione, tanti scontenti, speriamo pochi problemi di ordine pubblico, ma il rischio è alto per diversi fattori. La città della Repubblica Ceca si prepara ad accogliere ben più tifosi di quelli che effettivamente entreranno nello stadio (a Fiorentina e West Ham sono stati dati circa 5mila biglietti, i restanti li gestirà la UEFA), con gruppi di tifosi che dunque assisteranno al match fuori dall'impianto. Oggi prevista una riunione speciale tra le forze di polizia locali, quelle inglesi e quelle italiane per capire come evitare problemi tra le tifoserie, con più di 10mila agenti che arriveranno a Praga per gestire il tutto. Praticamente la metà delle persone che assisteranno alla sfida.
Per non parlare delle modalità con cui saranno messi a disposizione i biglietti. Le due società si sono dovute inventare alcune modalità di priorità per l'acquisto dei tagliandi, che in casa Fiorentina inizieranno questo pomeriggio alle 18:00 attraverso il sito della UEFA, con tanti problemi che i tifosi hanno riscontrato già nella fase prevendita nella conferma di mail e numero di cellulare sul sito viola. Modalità che inevitabilmente hanno lasciato delusi tanti tifosi che volevano assistere alla partita ma che, per esempio, non sono mai stati in trasferta all'estero (è uno dei requisiti per avere la priorità). E con così poche disponibilità, era indubbio che tanti sarebbero rimasti a piedi, con il broncio. E se ve lo state chiedendo: sì, anche la stampa sta avendo problemi con gli accrediti per la partita.
Ora la domanda è: ma secondo i geni della UEFA, due tifoserie come quelle di Fiorentina e West Ham non sarebbero state capaci da sole di riempire un impianto da 60/70mila posti come quelli designati per le partita finali di Champions ed Europa League? Sì, assolutamente. E anche in quel caso ci sarebbe stato qualcuno che sarebbe rimasto fuori. Forse un giorno ci verrà spiegato il perché di questa follia, di scegliere uno stadio microscopico quando si hanno a disposizione gli stadi di tutta Europa. E non tiriamo fuori il discorso della Conference League come terza coppa europea per importanza, perché stiamo parlando di tifosi, logica e ordine pubblico. Mah.