Ci sono sorprese anche per Aquilani. Ecco le nuove leve della Fiorentina Primavera
Nel bel mezzo della sosta per i Mondiali, che coinvolge anche il Campionato Primavera, la Fiorentina di Alberto Aquilani può ritenersi soddisfatta della classifica attuale e di quanto fatto finora. Nonostante l’ultimo doloroso k.o. contro il Torino, concluso tra le polemiche, la Viola non molla la zona play-off (sesto posto) e rimane aggrappata al ‘gruppone’ delle prime posizioni; solo la Roma è fuggita, per il resto anche la seconda in classifica è solo a -4. Inoltre, si avvicina un impegno di prestigio come la Supercoppa Italiana, che si giocherà il 25 gennaio contro l’Inter: in quanto detentrice della competizione, il compito della Fiorentina è confermarsi contro la squadra flop per eccellenza del panorama Primavera.
In questa prima parte di stagione, mister Aquilani ha avuto l’opportunità di mettere alla prova tanti ragazzi nuovi. Lasciando da parte il classe 2006 Tommaso Martinelli, portiere francamente fuori categoria che potrebbe potenzialmente diventare un top di reparto, le sorprese in casa Fiorentina non mancano neanche nel 2022/2023. A cominciare da Federico Vitolo, arrivato in Primavera nell’ultima estate dall’Under 17, che ha ampiamente ripagato la grande fiducia riposta nei suoi confronti fin da subito. È spesso partito da titolare in coppia con Amatucci, mettendo in luce le sue doti da centrale di centrocampo (in particolare, passaggi chiave e contrasti) e si è stabilizzato all’interno delle gerarchie, pur trovando il campo meno frequentemente nelle ultime partite.
L’inserimento così deciso di Vitolo sta mettendo in ‘difficoltà’ Tommaso Berti, la stella con più aspettative e pressione sulle spalle. Il suo talento ha fatto rumore già a Cesena, nel panorama nazionale, e la scelta della Fiorentina di puntare su di lui è stata accolta con grande entusiasmo. Da segnalare l’entrata in campo a Sassuolo, con il suo primo (e unico) gol in maglia viola. Per il resto, un rendimento ancora non del tutto convincente, caratterizzato da frequente discontinuità. Le potenzialità per migliorare, in ogni caso, ci sono tutte.
A centrocampo, le sorprese non finiscono qui: anche Niccolò Nardi è una magnifica scoperta. Il suo, probabilmente, è un percorso inverso rispetto a quello di Vitolo: partenza col freno a mano tirato, poi graduale ascesa, fino a trovare il massimo della forma. Il classe 2004 raggiunge l’apice con il gol capolavoro realizzato contro il Cesena. In effetti, Nardi possiede questi colpi di rara finezza tecnica, abbinati a promettenti capacità di inserimento. In prospettiva della seconda parte di stagione, è sicuramente uno dei ragazzi più interessanti da valutare.
Ampiamente promossi anche altri due volti nuovi. Niccolò Falconi non è propriamente una novità, anche se questa è la sua prima stagione in pianta stabile in Primavera. Ebbene, il centrocampista ha già fatto capire di meritare pienamente il posto. Nel 4-3-3 di Aquilani, ha giocato da mezzala e da ala, senza mai sfigurare, esaltando la sua velocità. Quando si tratta di dover accendere la partita nei momenti morti, è uno dei migliori per imprevedibilità e precisione nei passaggi. Da segnalare anche Lorenzo Vigiani, laterale offensivo destro. Ha trascorso la maggior parte della stagione in panchina, ma è partito titolare nelle ultime tre partite, complici l’infortunio di Sene e i problemi fisici di Toci. Ottima la sua versatilità, che permette di adattarlo in più ruoli; ancora da capire se potrà scavalcare le gerarchie in lungo andare.
In questa prima parte di stagione, mister Aquilani ha avuto l’opportunità di mettere alla prova tanti ragazzi nuovi. Lasciando da parte il classe 2006 Tommaso Martinelli, portiere francamente fuori categoria che potrebbe potenzialmente diventare un top di reparto, le sorprese in casa Fiorentina non mancano neanche nel 2022/2023. A cominciare da Federico Vitolo, arrivato in Primavera nell’ultima estate dall’Under 17, che ha ampiamente ripagato la grande fiducia riposta nei suoi confronti fin da subito. È spesso partito da titolare in coppia con Amatucci, mettendo in luce le sue doti da centrale di centrocampo (in particolare, passaggi chiave e contrasti) e si è stabilizzato all’interno delle gerarchie, pur trovando il campo meno frequentemente nelle ultime partite.
L’inserimento così deciso di Vitolo sta mettendo in ‘difficoltà’ Tommaso Berti, la stella con più aspettative e pressione sulle spalle. Il suo talento ha fatto rumore già a Cesena, nel panorama nazionale, e la scelta della Fiorentina di puntare su di lui è stata accolta con grande entusiasmo. Da segnalare l’entrata in campo a Sassuolo, con il suo primo (e unico) gol in maglia viola. Per il resto, un rendimento ancora non del tutto convincente, caratterizzato da frequente discontinuità. Le potenzialità per migliorare, in ogni caso, ci sono tutte.
A centrocampo, le sorprese non finiscono qui: anche Niccolò Nardi è una magnifica scoperta. Il suo, probabilmente, è un percorso inverso rispetto a quello di Vitolo: partenza col freno a mano tirato, poi graduale ascesa, fino a trovare il massimo della forma. Il classe 2004 raggiunge l’apice con il gol capolavoro realizzato contro il Cesena. In effetti, Nardi possiede questi colpi di rara finezza tecnica, abbinati a promettenti capacità di inserimento. In prospettiva della seconda parte di stagione, è sicuramente uno dei ragazzi più interessanti da valutare.
Ampiamente promossi anche altri due volti nuovi. Niccolò Falconi non è propriamente una novità, anche se questa è la sua prima stagione in pianta stabile in Primavera. Ebbene, il centrocampista ha già fatto capire di meritare pienamente il posto. Nel 4-3-3 di Aquilani, ha giocato da mezzala e da ala, senza mai sfigurare, esaltando la sua velocità. Quando si tratta di dover accendere la partita nei momenti morti, è uno dei migliori per imprevedibilità e precisione nei passaggi. Da segnalare anche Lorenzo Vigiani, laterale offensivo destro. Ha trascorso la maggior parte della stagione in panchina, ma è partito titolare nelle ultime tre partite, complici l’infortunio di Sene e i problemi fisici di Toci. Ottima la sua versatilità, che permette di adattarlo in più ruoli; ancora da capire se potrà scavalcare le gerarchie in lungo andare.
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