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Nel calcio ci sono i momento e ci sono le sliding door e quella della Fiorentina potrebbe essere stata proprio la nottata del 4 marzo: la prima stagionale in cui la squadra viola ha indovinato approccio, interpretazione ed efficacia sotto porta, contro un avversario di livello e con molti punti in più in classifica. La sensazione di bottiglia ingolfata ma pronta a far saltare il tappo la truppa di Italiano l'aveva già data in altre occasioni, mancando però sempre in qualcosa. E alternando a questo senso di incompiuta anche delle prestazioni ingiustificabili e per tanti versi inspiegabili. Una squadra 'strana' a tutti gli effetti.

Ieri invece ha funzionato tutto e tutto quanto era mancato fino a marzo è arrivato rumorosamente, come in occasione del raddoppio: la creatività di Ikoné, la volata di Dodo e l'assist per un vivo Luka Jovic a centro area, mai così pronto a impattare entrando a gara in corso. Veramente di rado in questa stagione si erano visti così tanti tasselli del puzzle incastrarsi per il verso giusto e la sensazione è che alla bottiglia con scritto Fiorentina sull'etichetta il tappo sia saltato improvvisamente e con un bel fragore.

 

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