Se Kean non si ferma, ogni sogno è lecito. La stessa forza, la stessa fame di un attaccante che veniva da Reconquista...
Un sogno che va coltivato. Perché questa Fiorentina che vola, sta meritando tutto quello che ottiene. Difficile capire dove potrà arrivare questa squadra, quanta continuità potrà avere, ma abbiamo sotto gli occhi un gruppo con grandi giocatori, con qualità, con capacità morali e mentali. Un meraviglioso portiere e un centravanti stratosferico, che ha trovato nella piazza fiorentina il suo habitat naturale.
La calma di Palladino
Fa bene Palladino a tenere la testa bassa e non fare voli pindarici, ha capacità questo allenatore. Tra le grandi qualità che ha, quella più importante è che riesce a trasmettere tranquillità. E questo oggi che le cose girano a mille ma, riarrotolando il nastro, anche ieri quando le cose non andavano e c’era chi lo metteva in discussione. E’ sempre sembrato calmo, ha sempre dato la sensazione di capire cosa stava accadendo.
Inutile dire chi ci ricorda Kean
Oggi questa sosta Firenze se la gode nel modo migliore possibile, occorre tornare ai tempi di Paulo Sousa per ricordare una stagione del genere. Mai vista però una serie di vittorie consecutive così. Inutile dire chi, oggi, ci ricorda Kean, ma in queste settimane ha dimostrato la stessa forza, la stessa fame, di un attaccante che veniva da Reconquista. Ancora ne ha di strada da fare, ma oggi la sua crescita tecnica e motivazionale assomiglia tanto a quel nove lì. Tanti ex compagni che ci hanno giocato assieme, ci confermano la sua professionalità, la sua forza, gli occorreva soltanto avere fiducia, giocare con continuità, trovare chi credesse in lui.
Kean è un ragazzo semplice, moda e musica le sue passioni, ma è l’esatto contrario di Balotelli per fare il primo esempio che ci viene in mente. Tutto adesso starà nel capire e nel vedere quanta continuità potrà avere, quanta fame avrà da adesso in poi, perché tanto, della classifica viola, passerà da lui. Oggi Kean vale mezza squadra, come ogni centravanti che si rispetti. Come valevano mezza squadra Batistuta, Toni, i grandi attaccanti passati da Firenze.
E un applauso anche a Beltran
Infine un applauso a Beltran: Palladino sta rigenerando anche lui. Corre come un pazzo, qualche metro più indietro viaggia il doppio. Gli manca il gol, ma assomiglia sempre di più, per rimanere in tema, a quel Baiano al quale spesso è stato paragonato. Firenze Gode, il vecchio titolo di Mario Sconcerti, oggi è tornato incredibilmente di attualità.