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Capita spesso che, quando la squadra non gira, il portiere sia tra i primi ad essere bersagliato dalla critica. E non è stato da meno in questo giorni il numero uno (anzi, 69) della Fiorentina Bartlomiej Dragowski, a detta di molti non all’altezza della maglia viola. In particolare il polacco viene accusato da una parte di tifosi di non essere sicuro nelle uscite, anzi spesso e volentieri di non uscire proprio. Fondamentale che, invece, viene riconosciuto a Pietro Terracciano, considerato meno spettacolare nello stile ma più affidabile nella lettura delle situazioni di gara. Che Dragowski e Terracciano siano due portieri dalle caratteristiche opposte non ci piove, ed entrambi hanno i loro pregi e i loro difetti. Quel che ci si potrebbe chiedere, semmai, è se Iachini abbia mia considerato l’ipotesi di promuovere Terracciano a titolare, un po’ come ha fatto la Roma con Mirante. La risposta probabilmente è no, dal momento che la società ha imboccato una linea ben precisa in fatto di portieri: far giocare il più giovane e promettente, tenendo l’esperto come chioccia. Salvo errori clamorosi, che comunque fin qui non sono arrivati, Dragowski può quindi considerare ben solido il suo posto tra i pali della Fiorentina. Mentre Terracciano continua a guardare senza dire una parola, lavorando, dimostrando ogni giorno di essere un professionista esemplare.


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