Orsi: "L'ambiente di Firenze non è mai stato tenero con Terracciano ma lui si è preso la titolarità rispondendo presente. La Fiorentina deve fare attenzione alle ripartenze del Genk"
Portiere di lungo corso e ora commentatore tecnico apprezzato su Sky, Nando Orsi ha parlato a Radio Bruno, analizzando la situazione dei portieri della Fiorentina ma proiettandosi anche sulla sfida odierna di Conference League, che seguirà da vicino.
Ecco cosa ha detto: “Quella dell'andata è stata sicuramente una sfida diversa, era la prima gara. La Fiorentina era andata in vantaggio e poteva vincerla ma poi ha rischiato di perdere. Il Genk è una squadra rognosa, la Fiorentina dovrà fare attenzioni alle ripartenze belga, hanno ali rapide e non danno punti di riferimento. Il Genk è ostico ma un avversario alla portata, a patto che l'approccio alla partita della Fiorentina sia quello giusto. Serve una squadra aggressiva e che non dia campo agli avversari”.
"Christensen all’andata non mi ha entusiasmato, poi ha avuto poche occasioni, si fece male prima del Ferencvaros e non riuscì a giocare. Rientrerebbe in una partita complicata e difficile ma se fai il portiere le insidie ci sono sempre e gli errori del portiere diventano determinanti. Anche se fai 10 parate, se poi sbagli e subisci gol ti danno la colpa. È un portiere di esperienza e saprà gestire la pressione se giocherà".
"Terracciano è un portiere di scuola italiana, e lingua, personalità e non solo lo hanno favorito rispetto a Christensen, che doveva dimostrare subito e ha avuto difficoltà. L’ambiente non è mai stato mai tenero con Terracciano ma nonostante le critiche lui si è dimostrato presente e si è preso la titolarità. Anche col Milan è stato il migliore in campo, ha fatto una gran parata su Pobega. Ha fatto un po' un percorso in cui mi rivedo, con tanta gavetta. Ci sono portieri che hanno attenzione in più durante l'allenamento, come quelli che partono in teoria da dietro ad un altro elemento e devono sfruttare la situazione quando hanno un'opportunità".