​​

Se avete voglia di mettervi alla prova, vi sfidiamo a trovare qualcosa di buono nelle ultime apparizioni della Fiorentina. Un'impresa a dir poco ardua, ma non impossibile. Contro Lecce e Panathinaikos Raffaele Palladino ha riproposto quel 352 che avrebbe voluto applicare fin da inizio stagione, salvo poi rendersi conto di non avere gli uomini giusti per farlo. Ora, con il reintegro di Pongracic e l'innesto di Pablo Mari, la difesa a tre è di nuovo una soluzione possibile ed è probabile che il tecnico viola vi ricorra da qui a fine stagione.

Centrocampo rinforzato

Ma dove stanno gli aspetti positivi? Innanzitutto a centrocampo, dal momento che la difesa a quattro implicava un'inspiegabile insistenza sull'utilizzo degli esterni, con conseguente scarno e inefficace centrocampo a due. Col 352, invece, i centrocampisti sono tre e la Fiorentina potrebbe beneficiarne, in attesa di poter vedere all'opera tutti insieme i titolari (Adli, Fagioli e Folorunsho? Cataldi? Sicuramente non Richardson e Mandragora).

Un'arma in più di nome Gosens

Ma c'è un altro aspetto positivo del passaggio al 352, e porta un nome e un cognome: Robin Gosens. Non è un mistero che il tedesco fosse sacrificato col vecchio modulo, ma le ultime due partite lo hanno evidenziato chiaramente. Gol decisivo contro il Lecce e due assist ad Atene, per un calciatore che deve essere l'arma in più di questa Fiorentina, sia tecnicamente che in fatto di leadership. Visto il momento, sarebbe il caso di aggrapparsi almeno alle poche certezze che abbiamo. 

Una meritocrazia dannosa e una metà partita (non) giocata a pallate. Cosa ci sia da ridere sulle critiche arrivate, probabilmente lo sanno solo al Viola Park
Altro giro, altra sconfitta. La Fiorentina esce con le ossa rotte anche da Atene, dove se prima i ricordi erano bruttiss...

💬 Commenti