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Giuseppe Rossi si sta preparando per il ‘Pepito-Day’ la gara che segnerà il suo addio al calcio e che si terrà a Firenze sabato prossimo. 

L'ex attaccante della Fiorentina era presente domenica scorsa allo stadio per assistere alla vittoria viola contro la Juventus: “Tornare al Franchi dopo 12 anni è stato bellissimo - confida al Corriere Fiorentino - Le emozioni sono state quelle del mio mitico 4-2, anche se stavolta abbiamo dominato dal primo contrasto”. 

E ancora: "È stato emozione pura. Per me quello stadio significa tantissimo, a maggior ragione in quella che per tutta Firenze è la Partita con la P maiuscola. Se mi è tornata in mente la partita dell'ottobre 2013? Beh, per l’entusiasmo della gente sì. La partita però è stata molto diversa: nel 2013 eravamo sotto 2-0, questa volta invece abbiamo dominato. Fin dal primo contrato avevo capito che avremmo vinto».

Parlando della Fiorentina, Rossi usa ancora il ‘noi’: “Ci tengo tantissimo. Alla maglia, alla società, alla città. Firenze ce l’ho nel sangue, allo stadio ho risentito l’affetto come tanti anni fa: significa che anch’io ho fatto qualcosa di buono”. 

Quanto alle prospettive della squadra: “Può risalire e andare fino in fondo in Conference. Fagioli è un piccolo Borja Valero e Gudmundsson è l’uomo chiave per dare una spinta in più”. 

Tacchinardi: "Fagioli sembrava diventato il giocatore più scarso del pianeta e invece domenica mi è parso di rivedere il grande Pirlo. E ho spaccato gli occhiali dopo il 3-0 viola"
Una sconfitta, quella netta patita ad opera della Fiorentina, che ha lasciato una grande ferita nell'ambiente bianconero...


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