Ritorni a FN: “I giovani della Fiorentina sono entusiasti dell’ambiente, non vedono l’ora di allenarsi al Viola Park. Saponara? Mi ricordo quando lo vidi nel 2002, ha un estro fuori dal normale”
Il capo scout della Vigoglobalsport di Claudio Vigorelli, Andrea Ritorni, ha raccontato a Fiorentinanews.com il suo lavoro con la Fiorentina, con la gestione di diversi giocatori che fanno parte del settore giovanile viola (LEGGI QUI). Tra loro anche Niccolò Falconi, ultimo arrivato nella scuderia di Vigorelli. “È centrocampista box to box che alterna quantità e qualità” osserva Ritorni. “Il centrocampo portante della Fiorentina Primavera è formato da lui e da Amatucci. Adesso è alle prese con un infortunio, ma spero tra circa 15 giorni possa tornare. È veramente un bel prospetto”.
Oltre a Falconi, sotto l’ala della Vigoglobalsport ci sono anche Sene, Lucchesi, Kayode e non solo. Tutti giovani talenti che a breve inizieranno ad allenarsi nel nuovo Viola Park. Cosa ne pensano i ragazzi?
“Sono entusiasti. Tutti si trovano bene nell’ambiente gigliato, sia come società che come città. Tanti di loro poi sono di Firenze e hanno questi colori nel cuore, ma anche chi arriva da fuori si è inserito molto bene all’interno del tessuto societario e a Firenze come città. Non vedono l’ora di iniziare ad allenarsi al Viola Park, lì arrivi al top. Sarà uno dei centri sportivi più belli d’Europa. Con tecnici e dirigenti di alto profilo sarà molto più facile diventare un calciatore in un ambiente simile. Io personalmente lavoro con tante squadre, alla Fiorentina ci sono persone di alto spessore. La proprietà della Fiorentina sta facendo bene sia sotto il profilo dei risultati che sotto il profilo finanziario, cosa molto importante ai tempi di oggi. Stanno puntando molto sui giovani e si vede: i risultati della Primavera non sono un caso. Una volta può essere fortuna, ma tutti gli anni tirano fuori calciatori. Vedi profili come Pierozzi, che è andato a fare la gavetta nelle squadre di serie minori e gli è servito molto. Oggi è difficile passare direttamente dalla Primavera a una squadra di Serie A. Un giusto percorso calcistico e mentale porta i giovani calciatori ad essere forti anche dal punto di vista psicologico e della personalità”.
Il salto dalla Primavera alla Prima Squadra, però, in Italia non è così semplice. Cosa ne pensa delle seconde squadre?
“Credo siano importanti, anche all’interno della crescita della società stessa. C’è però da considerare i costi che ha un progetto del genere. Non tutti i presidenti attualmente sono disponibili a prendere questa strada, ma per me è quella giusta per far maturare i giovani talenti del vivaio”.
Tra i giocatori che lei ha osservato fin da giovanissimi c’è anche un calciatore che adesso indossa la maglia viola: Riccardo Saponara…
“Era il 2002/03 e io lavoravo per la Juventus. Mi ricordo che Saponara lo vidi quando era con la rappresentativa di Serie C a Poggibonsi. In quella squadra c’erano lui e Lapadula. Era un giocatore con un estro fuori dal normale, come lo è ora del resto. Discutere uno come lui è abbastanza irrisorio, è un grande giocatore”.
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