La prima al Franchi di Beltran è incoraggiante. Ma guai ad abbandonare l’argentino
Un primo assaggio di Beltran è già stato sufficiente per far intravedere le caratteristiche di un attaccante molto promettente ed accattivante, apparso perfettamente a proprio agio nel contesto italiano e della Serie A. Un elemento di qualità tecnica considerevole ma capace anche di letture tattiche notevoli, se si pensa che è stato catapultato da una parte del mondo all’altra da poche settimane.
La prova del classe 2001 di Cordoba contro il Lecce è stata molto positiva, sebbene il giocatore non abbia mai avuto l’opportunità di finalizzare l’azione. Beltran ha evidenziato come la non elevata statura sia ampiamente compensata da gambe potenti e un’abilità evidente nella protezione del pallone.
Beltran ha tenuto botta sul piano fisico e dimostrato di saper partecipare molto alla manovra elaborata della Fiorentina. Adesso sarà essenziale capire come innescare al meglio un calciatore importantissimo per far funzionare la Fiorentina ma del quale è assolutamente necessario trovare l’incisività sotto porta.
Può funzionare meglio come guida del reparto offensivo con un compagno a supporto? Ha le caratteristiche anche per giocare da seconda punta e partire da una posizione più arretrata? Tutte domande da sviscerare il prima possibile, per ottenere risposte da quegli attaccanti che troppo spesso sono stati l’enigma della Fiorentina, sul piano del rendimento ma non soltanto.
Spesso troppe isolate e poco rifornite, le punte viola hanno peccato nelle opportunità avute nella passata stagione. E sarà fondamentale coinvolgere fin da subito Beltran, perchè non c’è migliore medicina del gol per curare tutti i mali e prendere fiducia.