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Parisi impegnato in un'azione. Foto: Vicario/Fiorentinanews.com
Parisi impegnato in un'azione. Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

L'ex Fiorentina Luciano Chiarugi ha parlato così a Radio Bruno Toscana: “Credo che Italiano, dopo la finale di Conference League, abbia messo subito in chiaro con la società quali giocatori dovessero partire e quali arrivare. Bisogna mettere in piedi una squadra che permetta di affrontare il campionato con serenità, valutando bene i profili da scegliere onde evitare di spendere soldi inutilmente. Ritengo Arthur e Parisi degli ottimi giocatori, anche se il secondo arriva in un ruolo in cui c'è già Biraghi e non vorrei che questo dualismo fosse deleterio”. 

Poi sugli attaccanti ha aggiunto: “Quando c'era Vlahovic la squadra girava benissimo, gli esterni funzionavano alla grande e si erano trovati degli equilibri perfetti. Oggi ci sono Cabral e Jovic, ma il fatto che Italiano li alterni continuamente è emblematico. Nessuno dei due è un vero attaccante, se rimangono l'allenatore dovrà trovare delle soluzioni diverse per fare gol. Esterni? Ne abbiamo tanti, molti inconcludenti. Ikoné non può arrivare sempre al limite dell'area e poi sbagliare il tiro, lo stesso Nico Gonzalez alla fine non ha segnato granché”.


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