Due opportunità in tutta la partita per la Fiorentina (di cui una in parità numerica): così vuol dire sprecare occasioni ghiotte. Non serve neanche la "novità" di Italiano
Il Corriere dello Sport in edicola questa mattina riassume quella che è stata la partita di ieri sera tra Torino e Fiorentina, con un pareggio che per i viola vuol dire fallire un'occasione ghiotta per rimanere agganciati al treno dell'Europa che conta. “Agli uomini di Italiano non è stato sufficiente un intero tempo in superiorità numerica (espulso Ricci) per mettere sotto un Torino, che, dopo aver condotto le danze nella prima frazione, ha alzato il muro nella ripresa. Anzi, sono stati comunque Zapata e compagni a trovare il modo per essere pericolosi”.
Torna il problema della sterilità offensiva in casa Fiorentina, che con l'uomo in più riesce a calciare in porta due sole volta con Nico Gonzalez (centrale) e Bonaventura di testa. “Troppo poco evidentemente. Anche perché, proprio per cercare la continuità invocata alla vigilia, dopo 141 panchine, Italiano ha per la prima volta confermato la formazione titolare. Ma la bella prova esibita con la Fiorentina è diventata subito un ricordo”.