Palladino, nessun segnale dalla società. Dopo il Lecce serve una scelta definitiva della Fiorentina sul futuro dell'allenatore: basta alibi ai calciatori
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Poche ore e la Fiorentina sfiderà il Lecce al Franchi, decimata dalle assenze ma con un obbligo ben preciso: portare a casa i 3 punti! Un risultato diverso, infatti, farebbe perdere contatto con la classifica di prestigio in maniera molto preoccupante, visto che poi il calendario, almeno sulla carta, si farebbe proibitivo. Ma la partita con i salentini è fondamentale anche per Raffaele Palladino.
Fiorentina-Lecce: da domani non si deve più parlare di allenatore
Al di là delle dichiarazioni infastidite di Palladino nelle ultime conferenze stampa alle domande sul suo rapporto con la società, basta guardarsi intorno per capire che, quando un allenatore è in difficoltà e quest’ultima vuole continuare a puntarci comunque, i dirigenti corrono e si impegnano per rinnovare pubblicamente la propria fiducia nel mister. Restando sull'attualità, basta guardare cosa hanno fatto squadre come Empoli e Juventus per confermare con forza D’Aversa (per il crollo in campionato, nonostante l’affermazione storica in Coppa Italia) e Thiago Motta, nonostante risultati assai insoddisfacenti. Questo nell’ambiente viola non è mai accaduto e chiedersi il perché è quantomeno doveroso. Forse non è ancora stata presa una decisione definitiva in merito? Forse ci sono anime diverse nella dirigenza?
O conferma o… esonero
Stringersi attorno all’allenatore è un modo anche per togliere alibi pericolosi ai giocatori e rimettere a loro le responsabilità maggiori dell’andamento positivo o negativo della Fiorentina! La società gigliata, allora, con Commisso e Pradè prenda una decisione definitiva entro stasera dopo la partita. Affidi la squadra ad un altro allenatore, se lo riterrà opportuno, o confermi in maniera definitiva Palladino, fino al termine della stagione. Una vittoria oggi per poi tornare a parlare del futuro immediato dell’allenatore ex Monza alla prima sconfitta successiva sarebbe un errore macroscopico, che potrebbe comportare il fallimento dell’intera stagione. Evenienza alla quale nessun tifoso della Viola vuole nemmeno pensare!