Valcareggi a FN: "Non farei lo STADIO nuovo ma modificherei il Franchi. Ipotesi Campi Bisenzio e Mercafir non mi convincono"
Sempre nel corso della sua intervista a Fiorentinanews.com, il procuratore e tifoso viola Furio Valcareggi ha parlato anche del tema stadio e della situazione della Fiorentina nel caso in cui ripartisse il campionato:
Capitolo stadio: farlo sembra sempre più difficile, al di là dell’emergenza coronavirus. Quanto è alto il rischio che Commisso si stufi e lasci perdere tutto?
“Commisso li ha messi tutti a sedere, lui non chiacchiera, lui agisce. Guardate cosa ha fatto col centro sportivo in pochissimo tempo. Riguardo allo stadio, sinceramente ho deciso di fregarmene, perché è da quando ero ragazzino che se ne parla e ancora non si è fatto nulla. Io sono molto legato al Franchi, quindi non ho tutta questa fretta di fare lo stadio nuovo. Certo capisco che lo stadio nuovo sia importante, ma alla fine conta la squadra. Lo stadio nuovo ce l’hanno anche Udinese e Sassuolo, ma non mi sembra che ottengano chissà quali risultati. Io sarei per modificare il Franchi, magari coprendolo e intervenendo in qualche modo per avvicinare il campo alle curve. Anche perché se si costruisse un nuovo stadio, il Franchi diventerebbe fatiscente. Si tratta di un malato che va salvato con pochi interventi, senza stravolgere l’architettura. Migliorarlo dentro e lasciarlo uguale fuori, magari anche diminuendo la capienza: meglio 30mila seggiolini pieni che 50mila mezzi vuoti. Per quanto riguarda l’opzione Campi Bisenzio, dico assolutamente no. Io sono di Firenze e voglio lo stadio nel comune di Firenze. Discorso simile per la Mercafir, che non mi sembra affatto un posto adatto dove far sorgere uno stadio”.
In questi giorni, anche se non sono ancora chiare le modalità, sembra si stia andando vero la ripresa e conclusione del campionato. Se dovesse accadere davvero, come vede la Fiorentina in chiave salvezza?
“Si riparte tutti dallo stesso livello, non ci sono avvantaggiati e svantaggiati. Stiamo attraversando un’emergenza che nessuno avrebbe mai potuto immaginare. Io credo che le restrizioni di cui parlano riguarderanno magari le prime settimane di allenamento, ma poi si farà tutto quello che succede normalmente in una partita. Passino le porte chiuse vanno bene, ma per il resto bisogna giocare solo se si può farlo a tutti gli effetti; ipotesi come quella di scendere in campo con la mascherina mi sembrano assurde. Dobbiamo toglierci queste dodici partite che rimangono, magari giocandone tre alla settimana. Dopodiché niente vacanze e niente ritiri, ma dritti all’inizio della prossima stagione. In ogni caso chiunque vinca il campionato, conta poco e niente. In chiave salvezza invece sono tranquillo: la squadra c’è, abbiamo un sacco di ottimi giocatori, e senza dubbio ci sono formazioni meno attrezzate di noi che rischiano davvero di retrocedere”.