Che tipetto Amir Richardson, non è da tutti prendersi gli applausi del Franchi nella delusione post-Venezia. In Ungheria un'altra chance dall'inizio?
È stato un buon esordio - per non voler esagerare con un “ottimo” - per Amir Richardson, centrocampista acquistato dalla Fiorentina dal Reims. Palladino ha ponderato il suo impiego, lasciandolo in panchina per tutti i 90' contro la Puskas Akademia e lanciandolo invece contro il Venezia dal primo istante. Nel deludente pari con i lagunari, il mediano marocchino ha incantato - se così si può osare - il parterre di tribuna, riconoscendogli alla sua uscita un applauso scrosciante.
Uno dei più positivi con il Venezia
Fisicamente ricorda un po' Edimilson Fernandes, mezzala svizzera che dalle parti di Firenze non ha sicuramente lasciato il segno. Richardson, invece, al fianco del connazionale Amrabat non si è limitato al compitino, tentando - e riuscendo - più volte in qualche dribbling. Joronen ha pure dovuto abbassarsi per chiudergli lo specchio da posizione ravvicinata, anche se non ha più fatto correre altri grossi rischi alla formazione di Di Francesco.
Altra chance in Conference?
Sicuramente, il marocchino ex Ligue 1 ha fornito un contributo maggiore rispetto a Mandragora, che purtroppo spesso si accontenta di portare a casa il “seino”. A Richardson di certo non manca la tecnica, ma mostra anche una spiccata classe che lo fa brillare in mezzo al campo. È ancora presto per pensare di rivederlo titolare al posto di uno fra Mandragora e Amrabat, ma con la prestazione di domenica scorsa sicuramente Richardson si è fatto notare. In Ungheria ci sarà bisogno anche del suo aiuto per strappare il pass per continuare in Conference League.