Calamai: "Commisso ha ancora voglia di Fiorentina o sta aspettando l'offerta giusta per andarsene? Il primo segnale che doveva dare era il centravanti, ma se prendi Kean..."
Il giornalista fiorentino, Luca Calamai, nel corso di un suo intervento su Lady Radio, ha parlato del momento che sta vivendo la Fiorentina, esprimendo i propri dubbi sull'operato del club.
‘Kean non è una scelta che si sposa col concetto di ambizione’
“Il presidente Commisso ha ancora voglia di Fiorentina o sta aspettando un'offerta giusta per dichiarare chiuso il percorso e andarsene?” ha così esordito.
"Io aspettavo un segnale da parte sua e il primo segnale era il centravanti. Se prendi Kean la tua scelta è la conservazione, non quella dell'investimento, dell'ambizione e del salto di qualità. Dopo un settimo e due ottavi posti in campionato questo era l'anno che doveva essere della crescita, di fare capire che c'era voglia di raggiungere chi ti stava davanti. Queste operazioni non si sposano con il concetto di ambizione, ma con quello di difesa della posizione. Noi pensiamo che la Fiorentina debba valere molto più di questo. Concetto di ambizione che è improvvisamente sparito nell'ultima intervista del dg viola Ferrari. ".
Rivolgendosi a Commisso ha poi detto: “Perché non chiede ai suoi dirigenti perché quei soldi che ha messo (125 milioni di euro di sponsorizzazioni) non fruttano mai? O perché i 140 milioni incassati per Chiesa e Vlahovic non hanno prodotto valore? Se te non cambi quei quadri dirigenziali ecco che si ritorna alla madre di tutte le domande: il presidente Commisso ha ancora voglia di vivere il sogno Fiorentina o sta aspettando l'offerta giusta per dichiarare chiuso un percorso? Pensavo che dopo la scomparsa di Barone si sarebbe ingaggiato un dirigente fortissimo”.
‘Con Pongracic la Fiorentina resta com'è, non migliora'
“Pongracic in viola non è un’operazione che alza il livello della squadra, esce Milenkovic, giocatore importante, e ne entra uno che può diventarlo. La Fiorentina resta nello stato in cui era. Pongracic stava andando al Rennes, squadra arrivata decima in Ligue 1, non era nell’orbita dei grandi club. Certo, non è come prendere Mina come lo scorso anno. Non penso che la Fiorentina peggiori con l’arrivo del croato, ma non migliora. Quel che è certo è che continuano a mancare due difensori, uno se dovesse invece arrivare subito Valentini che però è una scommessa, e servirebbe quindi un calciatore importante”.
“La Fiorentina è andata avanti coi soldi di Corvino: va via l’ultimo regalo alla proprietà viola, Chiesa, Veretout, Vlahovic e ora Milenkovic…adesso non ce ne sono più. Gli ultimi anni testimoniano che non c’è un calciatore comprato dai dirigenti viola che si possa considerare un’intuizione che abbia portato valore tecnico e economico. Prendere Dodô a 18 e Gonzalez a 27 riesce a tutti”.