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Alvaro Odriozola, è una delle tante note positive della stagione della Fiorentina. E osservando il suo curriculum, non poteva essere altrimenti. Due stagioni e mezzo al Real Madrid, sei mesi al Bayern Monaco. Costanza nel rendimento, esperienza internazionale e grande totalità, nell’interpretare un ruolo mai semplice. Queste, le motivazioni che hanno spinto la Fiorentina ad agosto, a puntare sul terzino nato a San Sebastian. E lo spagnolo, non ha tardato a mostrare il potenziale a disposizione. Sin dai primi incontri della stagione, uno tra gli imprescindibili di Vincenzo Italiano. Attenzione in fase difensiva, grande propulsione offensiva.

Dopo anni di vuoto, la Fiorentina ha ritrovato un terzino destro degno di grandi ambizioni. Firenze, e i colori viola. Un legame profondo, che ha accumunato Odriozola con il capoluogo toscano. E per certi versi, non poteva che essere così. Per lui, originario dei paesi baschi, terra di tradizione e appartenenza. Poi, sullo sfondo, un futuro ancora nebuloso.

La Fiorentina sta lavorando per allungare il prestito e per inserire una clausola che possa aprire uno spiraglio nella permanenza del giocatore. Un riscatto da poter esercitare nel caso il Real decida di fare a meno di lui.  Nel frattempo, dopo due turni di stop, sembra giunto il momento di tornare a calcare l’erba del Franchi. Odriozola, era uscito acciaccato dal match di Coppa Italia contro la Juventus, evento che ha inconsapevolmente portato alla sfortunata autorete di Lorenzo Venuti. Dopo le ultime settimane a parte, lo spagnolo è tornato ad allenarsi in gruppo. Segno, che il peggio è alle spalle. E dovrebbe essere certa, una sua convocazione per il match di domenica contro il Bologna.

Gli occhi incantati dello spagnolo, tra Piazzale Michelangelo e gli uffizi, scaldano, i cuori viola. E si, Alvaro. Si tu no vuelves a Madrid, come si dice a Firenze, sarebbe parecchio meglio.

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