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La Gazzetta dello Sport in edicola stamani si concentra su Vincenzo Italiano. Il salto in avanti più clamoroso - ma nemmeno poi tanto, considerando l’ascesa costante e lineare: promozione C-B, promozione B-A, salvezza in A - è quello di Italiano. Che ha completamente cambiato la mentalità della Viola impiantando i propri principi fatti di aggressione, intensità e pressing. Rispetto agli ultimi, difficoltosi anni, la Fiorentina gioca almeno venti metri più avanti, occupa la metà campo avversaria, si è issata fino al quinto posto.

Certo, il miglior centravanti del campionato aiuta - Vlahovic è già a quota 15 gol - ma c’era pure l’anno scorso. È cambiato il contesto, più offensivo e coraggioso, e dunque il supporto al bomber serbo è maggiore e migliore. Torreira è l’ingranaggio che mancava per dirigere il ritmo e alzare la pressione, ma conta tanto il recupero di elementi come Saponara, per fare un nome, quasi dimenticato ma profondo conoscitore delle idee del suo allenatore. Dodici punti in più rispetto a un anno fa sono la differenza fatta da Italiano.

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