​​

Comincia il mese decisivo per la Fiorentina. E ci piace parlare di calcio, più che di stadi, di progetti futuri, di possibilità. A Firenze è tornato d’attualità il calcio e questa è la cosa più importante.

La sfida di Milano contro l’Inter, dopo quattro vittorie consecutive. La doppia gara di Coppa Italia contro la Cremonese, per inseguire il sogno di una finale all’Olimpico contro Juventus o la stessa Inter. E poi la Conference League, con un turno non impossibile e la chance importante di arrivare in semifinale.

Insomma, chi lo avrebbe mai detto? In pochi sinceramente viste le difficoltà della prima parte di stagione, visti i problemi nel trovare il gol, i tanti infortuni e le defezioni che hanno segnato la squadra fino a Natale, oltre all’apparente crisi di Italiano bravissimo invece a farsi scivolare addosso tutte le critiche e a rispondere con accorgimenti tattici e tecnici importanti. E poi la risposta di quei calciatori, finalmente protagonisti: Dodô, Cabral, Mandragora su tutti.

Firenze sogna una o due finali e magari anche una coppa. E' pronta ad invadere e colorare quegli stadi di viola, dopo tanti, troppi anni di assenza. Non sarà la Fiorentina più forte degli ultimi venti anni, ma sicuramente questa è una squadra che ha entusiasmo, che da qualche settimana non solo ci spera, ma ci crede anche. Quel connubio tra tifoseria, squadra, piazza che mancava da tempo oggi è tornato. Non sciupiamolo. Meno parole, più campo, più pallone. Proprio come viene fatto adesso. E chissà che non diventi davvero una stagione memorabile. Silenzio, campo, partite, vittorie. Avanti così è la ricetta migliore.

Questa volta sarà difficile dare torto a Commisso. Meno introiti, meno soldi, un'equazione che ha una sola traduzione in questo calcio...
Questa volta sarà difficile dargli torto. Il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, voleva uno stadio nuovo, vole...

💬 Commenti