Un 3-0 che è la giusta punizione per una Fiorentina bruttissima. Come se il lusso del quarto posto e i complimenti avessero prosciugato anche l'anima da combattimento
La Gazzetta dello Sport riassume quella che è stata la serata della Fiorentina a Riyad, catapultata fuori dalla Supercoppa Italiana con un netto 3-0 per mano del Napoli. Questo quanto si legge sul quotidiano: “L’umiltà di Mazzarri e l’entusiasmo di Zerbin: questo è mancato alla bruttissima Fiorentina di Riyad. Dopo due finali perse (Coppa Italia e Conference League), Italiano, alla vigilia, aveva chiesto uno scatto di attenzione, personalità, cattiveria. E’ stato clamorosamente snobbato dai suoi, lenti, molli, incapaci di reagire allo svantaggio. Un paio di tiri nello specchio in 90 minuti, un rigore sbagliato. Come se la lussuosa classifica e i tanti complimenti, avessero ammorbidito l’anima da combattimento”.
Per non parlare del penalty di Ikoné, un “rigore moderno: rincorsa tremolante, conclusione sciagurata con il corpo indietro. La palla rimbalza sui seggiolini vuoti, rendendoli ancora più tristi. Esagerato nelle dimensioni, il risultato è la giusta punizione per una Fiorentina senza anima, senza idee e senza cuore”.