Servono scelte chiare, a cominciare da porta e attacco. Si vedranno ‘gerarchie’ più definite in casa Fiorentina?
Nel cuore della sosta, la Fiorentina prende fiato e attende il prossimo impegno, previsto tra una settimana esatta al Gewiss Stadium contro l’Atalanta. Dopo un periodo estremamente complicato, la squadra viola ha ripreso fiducia e chiuso un interminabile ciclo di partite con il sorriso, grazie alla vittoria contro il Verona.
Difficile elencare tutto ciò che resta di questi primi quaranta giorni circa. Sicuramente, per quanto riguarda l’attuale stagione, non si tratta di una Fiorentina dalle idee chiarissime fin da subito, anzi, sembra che le decisioni più ferree arriveranno in corso d’opera. La squadra (ma anche il mister) deve ritrovare dei punti fermi da cui ripartire, delle certezze. Che in questo momento non pullulano di certo.
I campanelli d’allarme più grandi riguardano due reparti: uno per un’alternanza indecifrabile, l’altro per il bollino rosso per pochissimi gol fatti. Per quanto riguarda l’estremo difensore, ad oggi Terracciano sta certamente meglio di Gollini, visto anche il precedente a Istanbul. Si potrà instaurare un’alternanza campionato-coppa oppure sarà un semplice rapporto titolare-riserva? Difficile rimanere dubbiosi nel reparto che forse ha più bisogno della figura di riferimento. E anche davanti, ci sono non pochi punti interrogativi. Tra il 7 e il 9, ha fatto in tempo a goderne il 99. Ma Jovic e Cabral sono ancora due nodi da sciogliere.
Che i primi periodi di un’intera stagione siano più complicati e fatti di numerose sperimentazioni, non è messo in dubbio. Che alle certezze si arrivi anche con lo scorrere del tempo, neanche. E va anche detto che è difficile sbilanciarsi in una situazione di tale indecisione; questo sta alle competenze di Italiano, che saprà trovare la giusta formula per la Fiorentina. Non spariranno le classiche ‘porte girevoli’ tra campo e panchina, per carità, ma avere un’idea più chiara non guasterebbe affatto.
Difficile elencare tutto ciò che resta di questi primi quaranta giorni circa. Sicuramente, per quanto riguarda l’attuale stagione, non si tratta di una Fiorentina dalle idee chiarissime fin da subito, anzi, sembra che le decisioni più ferree arriveranno in corso d’opera. La squadra (ma anche il mister) deve ritrovare dei punti fermi da cui ripartire, delle certezze. Che in questo momento non pullulano di certo.
I campanelli d’allarme più grandi riguardano due reparti: uno per un’alternanza indecifrabile, l’altro per il bollino rosso per pochissimi gol fatti. Per quanto riguarda l’estremo difensore, ad oggi Terracciano sta certamente meglio di Gollini, visto anche il precedente a Istanbul. Si potrà instaurare un’alternanza campionato-coppa oppure sarà un semplice rapporto titolare-riserva? Difficile rimanere dubbiosi nel reparto che forse ha più bisogno della figura di riferimento. E anche davanti, ci sono non pochi punti interrogativi. Tra il 7 e il 9, ha fatto in tempo a goderne il 99. Ma Jovic e Cabral sono ancora due nodi da sciogliere.
Che i primi periodi di un’intera stagione siano più complicati e fatti di numerose sperimentazioni, non è messo in dubbio. Che alle certezze si arrivi anche con lo scorrere del tempo, neanche. E va anche detto che è difficile sbilanciarsi in una situazione di tale indecisione; questo sta alle competenze di Italiano, che saprà trovare la giusta formula per la Fiorentina. Non spariranno le classiche ‘porte girevoli’ tra campo e panchina, per carità, ma avere un’idea più chiara non guasterebbe affatto.
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