La cessione di Dragowski non è in programma ma neanche impossibile: il confronto con quello che ad oggi sarebbe il favorito per sostituirlo
Con la salvezza ormai raggiunta e la stagione praticamente finita, possiamo dire che il bilancio del rendimento di Bartlomiej Dragowski è più che positivo. A fronte di qualche indecisione specialmente nelle uscite, il portiere polacco ha spesso e volentieri salvato la Fiorentina con parate fuori dall'ordinario. Un ruolo, il suo, in cui la società non vorrebbe mettere le mani soprattutto considerando che ci sono altre zone del campo in cui sarà necessario investire.
La situazione cambierebbe però se per Dragowski arrivasse un'offerta particolarmente cospicua, oppure se fosse il giocatore a impuntarsi per andare via. La seconda ipotesi al momento non ci risulta, mentre per quanto riguarda la prima persiste l'interesse del Borussia Dortmund che potrebbe versare nelle casse viola una cifra intorno ai 20 milioni.
Nel caso in cui il polacco se ne andasse, comunque, per sostituirlo in cima alla lista della Fiorentina c'è sempre Alessio Cragno. Uno dei migliori portieri italiani, ma fisicamente molto diverso da Dragowski fosse solo per la bassa statura (1,84 metri). Un fattore non da poco che spesso costringe il numero uno del Cagliari a dover compiere interventi estremi per raggiungere palloni su cui altri suoi colleghi invece arriverebbero più facilmente.
Di conseguenza, le uscite non sono il pezzo forte del repertorio di Cragno e questo lascerebbe inalterato il problema che in questo momento possiede Dragowski. Rispetto al polacco il ragazzo nato a Fiesole ha una maggiore capacità nel gioco con i piedi, e uno stile di uscita non "a croce" bensì in attacco palla, tipica della scuola italiana. Praticamente identici invece la reattività e i riflessi, veri assi nella manica dei due portieri che spesso li hanno portati a compiere parate davvero miracolose.