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"Dobbiamo ripartire con l'incazzatura giusta, spero che i giocatori abbiano la stessa arrabbiatura della società. In campo ci vanno loro, ed è difficile dare anche un commento tecnico nel complesso". Il commento di Daniele Pradé al termine di Udinese-Fiorentina ha fatto discutere molto, visto che il direttore sportivo ha tirato direttamente in causa i giocatori. E, di fatto, dato loro le colpe per la brutta sconfitta della Dacia Arena.

In realtà, insegna il calcio, in momenti del genere la colpa non può essere solamente di coloro che scendono in campo. I giocatori hanno certamente le proprie colpe, ma non sono gli unici. Anche allenatore e soprattutto direttore sportivo devono assumersi le responsabilità per l'ennesima stagione negativa della Fiorentina, che si ritrova nuovamente invischiata nella lotta salvezza.

E' stato Pradè a costruire questa Fiorentina e senza ombra di dubbio i risultati sono tutt'altro che positivi. Basti pensare al fatto che contro l'Udinese 7/11 della formazione titolare indossano la maglia viola da prima dell'arrivo di Rocco Commisso. Un dato che evidenzia i fallimenti delle ultime sessioni di mercato della società viola, per cui il responsabile non può che essere proprio il direttore sportivo. 


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