Gino Infantino con Barone e Burdisso- Credits: ACF FIORENTINA
Gino Infantino con Barone e Burdisso- Credits: ACF FIORENTINA

Nell’indifferenza generale, a stagione iniziata e dopo essere finito fuori da ogni radar gigliato, Gino Infantino ha lasciato la Fiorentina, dopo poco più di un anno dal suo arrivo dall’Argentina. Il centrocampista argentino classe 2003 è stato a dir poco un mistero nella rosa viola, ed in campo si è visto appena 9 volte, per un totale di poco più di 200 minuti giocati. Sempre ai margini, spesso in ritardo di condizione tanto da dover scendere a giocare con la Primavera, Infantino non si è mai visto e i riflettori su di lui si sono spenti presto.

Doppia bocciatura dagli allenatori viola

Il calciatore è rimasto a Firenze per tutto lo scorso anno, forse con la speranza di completare un ambientamento ed un inserimento mai fruttuosi. Prima Italiano, poi Palladino: entrambi i tecnici hanno potuto valutare il calciatore scuola Rosario per poi non ritenerlo all’altezza. Il destino di Infantino quest’anno è stato subito segnato, tanto che il calciatore sudamericano non si è mai visto neppure nelle amichevoli estive.

La svolta araba che lascia perplessi

Adesso l’avventura in prestito all’Al-Ain, negli Emirati Arabi Uniti, l’ultimo giorno di mercato. L’ex Rosario Central giocherà in una lega tutt’altro che di prima fascia, in un contesto particolare: una scelta che spinge ad interrogarsi sull’effettiva possibilità di crescita del giocatore e sul suo eventuale futuro in viola. L’Al-Ain avrà anche la possibilità di riscattare Infantino a fine stagione, per la cifra di 7 milioni di euro. Tutto questo nel silenzio della dirigenza viola, che mai si è espressa sulla situazione del giocatore, vero corpo estraneo nelle dinamiche gigliate…

UFFICIALE: Sistemazione esotica trovata anche per Infantino che lascia la Fiorentina
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