Caso Bove: il ruolo dello psicologo sportivo
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Il ruolo degli psicologi sportivi è decisivo per supportare gli atleti professionisti e garantire il loro benessere mentale. Non si tratta solo di una questione relativa al miglioramento delle performance: lo psicologo sportivo è una figura fondamentale anche per gestire quegli eventi traumatici che purtroppo possono accadere nel corso di una carriera.
Ovviamente, lo psicologo sportivo può essere una valida aggiunta a un ulteriore percorso di psicologia online, sempre più apprezzata da chi come gli atleti fa una vita con orari spesso proibitivi e molti spostamenti. A questo proposito, quanto accaduto di recente al giovane Edoardo Bove fa riflettere proprio sull’importanza di un supporto psicologico specializzato sulle necessità degli sportivi.
Cosa è successo a Edoardo Bove?
Si è parlato tantissimo del giovane centrocampista della Fiorentina Edoardo Bove, che il 1° dicembre 2024, durante la partita di Serie A contro l'Inter, si è improvvisamente accasciato al suolo, perdendo conoscenza a causa di un’aritmia ventricolare. L'intervento tempestivo dei soccorsi ha evitato danni cerebrali o cardiaci acuti ma, per prevenire futuri episodi analoghi, Bove è stato sottoposto all'impianto di un defibrillatore sottocutaneo.
Purtroppo per il calciatore, le normative sportive italiane non consentono la partecipazione alle competizioni ufficiali per gli atleti portatori di tali dispositivi. La carriera di Bove è dunque a un crocevia, senza contare la necessità di elaborare quanto accadutogli. Che ruolo può avere dunque in questo caso uno psicologo dello sport?
Tornare a giocare dopo un grave incidente: come può aiutare uno psicologo sportivo
È chiaro che il ritorno in campo di Bove non passa solo da un pieno recupero fisico, ma anche da un profondo lavoro psicologico. Uno psicologo sportivo svolge un ruolo chiave in questo processo, intervenendo su vari fronti:
Gestione delle emozioni: Stati depressivi e attacchi d’ansia sono conseguenze da tenere in conto dopo un episodio così grave. Lo psicologo deve dunque aiutare l'atleta a riconoscere le sue emozioni per reinserirle all’interno di una mentalità positiva e resiliente;
Ristrutturazione cognitiva: la relazione tra lo psicologo e l’atleta è decisiva per modificare pensieri disfunzionali o negativi legati all'infortunio, sostituendoli con convinzioni più realistiche e ottimistiche;
Goal Setting: l’impostazione degli obiettivi permette di visualizzare un percorso di recupero coerente con la realtà e suddividerlo in step realistici e raggiungibili. Compito dello psicologo è dunque quello di fissare delle tappe, monitorare i progressi dell’atleta ed eventualmente programmare degli interventi correttivi;
Tecniche di rilassamento e gestione dello stress: L'utilizzo di tecniche come il rilassamento muscolare progressivo o la mindfulness possono fornire un aiuto diretto all’atleta, migliorando il suo benessere psicologico complessivo, anche in presenza di episodi stressanti;
Questi punti tratteggiano giusto una panoramica su quelli che sono i benefici di uno psicologo sportivo. In casi gravi come quello di Edoardo Bove, il professionista della salute mentale deve essere capace di intervenire a 360°, per aiutare il ragazzo ad affrontare le sfide emotive e cognitive legate al trauma subito. L’obiettivo finale è quello di facilitare un ritorno sicuro e consapevole all'attività agonistica, anche se ciò avverrà probabilmente all’estero, in un paese dove è consentito giocare con un defibrillatore sottocutaneo.