​​

Intervistata da La Gazzetta dello Sport, Mariella Scirea, vedova dell'ex capitano della Juventus e della Nazionale, Gaetano, è tornata a parlare delle scritte apparse a Firenze prima della partita tra la Fiorentina e la squadra bianconera: "Hanno scritto ‘Scirea brucia all’inferno’ e quel verbo, ‘brucia’, non me lo tolgo dalla testa, è un dolore indicibile come quel giorno: Gaetano se ne è andato così, bruciato, dopo un incidente stradale. Come si può avere così poca umanità? Dove arriveremo di questo passo? Adesso basta, adesso non è più il momento di tacere e mordersi la lingua: mio marito da lassù li avrà anche perdonati, ma io da qui non riesco proprio a farcela. Anzi, chiedo ufficialmente che si faccia qualcosa... Tra l’altro, avevano scritto il cognome Scirea con l’acca: credo che questa gente neanche sappia chi era Gaetano. Gaetano Scirea non era solo il difensore della Juve e della nazionale, era un modello di comportamento per chiunque giochi a calcio".

Nel frattempo però c'è da dire che il nome dell'autore continua a tardare. Lo abbiamo scritto nei giorni scorsi e lo ribadiamo ancora: vogliamo la verità. E se la verità è che l'ha scritta un tifoso della Fiorentina saremo noi i primi a condannarlo. Ma è anche vero che vi sono molti punti interrogativi in merito.


💬 Commenti