"La partita tra Juventus e Fiorentina è il confine fra due mondi opposti, chi ha il cuore contagiato di violitudine pensa l'esatto contrario dei bianconeri. Sono le sfide impossibili quelle che hanno fatto grande Firenze e i viola"

Il giornalista de La Nazione, Stefano Cecchi, in un pezzo pubblicato sul suo giornale, descrive così il match di stasera: "Sia di coppa Italia, di campionato o di chissà cos’altro, Fiorentina-Juventus per i cuori viola non è mai una semplice partita di calcio ma il confine fra due mondi opposti, il luogo dove si confrontano e si scontrano due modi diversi di vivere la passione sportiva, e dunque lo jin e lo yang del prato verde, il diavolo e l’acqua santa, il culo e le quarant’ore".
E ancora: "L’antagonismo culturale fra le due tifoserie è dovuto al modo stesso che ne genera l’appartenenza. Da una parte l’idea che senza vittoria non possa esserci passione. L’idea che Empoli e La Spezia in serie A siano fastidi e dunque meglio la Superlega a inviti. L’idea poi, molto snob, che se non ti riconosco campione posso pure sbertucciarti anche se stai per entrare a far parte della famiglia. Chi ha il cuore contagiato dalla violitudine pensa l’esatto contrario".
Poi conclude: "Sono le sfide impossibili quelle che hanno fatto grande Firenze e la Fiorentina cos’è se non un pezzo vivo della città?".