L'incapacità di lasciarsi bene con gli allenatori. E la mossa Montella che suona come una difensiva...
C'è poco da fare, la Fiorentina non riesce a lasciarsi bene con i propri allenatori. Se negli ultimi due casi di Montella e Sousa il motivo principale era stato sostanzialmente una richiesta di maggiori ambizioni non soddisfatta dalla società, con Pioli la situazione è stata completamente diversa. L'ormai ex allenatore della Fiorentina era probabilmente il profilo perfetto per i Della Valle, ovvero un tecnico senza troppe esigenze di mercato e di traguardi. Tuttavia, la società è riuscita a trovare una ragione di dissidio anche con lui: le dimissioni di Pioli sono un'evidente conseguenza di quel comunicato, nonostante le smentite arrivate oggi. Ma con la sua decisione, Stefano Pioli ha dimostrato di essere un grande uomo e soprattutto si è riservato l'ammirazione della tifoseria, che questa volta come non mai si è schierata dalla sua parte e di conseguenza contro la società. Insomma, Firenze ha criticato i limiti tecnici di Pioli ma ne ha saputo ammirare il comportamento; dall'altra parte hanno risposto con la chiamata di Montella, che però almeno per adesso ha più che altro il sapore della difensiva.