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Napoli città di mare ma anche di calcio. Il prossimo avversario della Fiorentina sarà nel Golfo che spalanca la vista al Tirreno e sul cui sfondo il Vesuvio si erige. Una visione di pace e serenità, che dovrà essere tuttavia cancellata dalle menti dei giocatori viola. A Napoli, non sarà certo una visita di piacere, piuttosto come una dal dentista. Uno di quelli che anche quando ti sembra di non avere nessun fastidio in bocca, te lo trova. E per forza di cose ci deve mettere le mani. Luciano Spalletti sarà questo per la squadra viola: un simpatico igienista orale che non vuole dare però nessuna caramella dopo l’intervento.

Tornando alla più suggestiva metafora marittima, lo scoglio che si troverà davanti la Fiorentina domenica sarà uno dei più appuntiti di tutto il mare italiano. La formazione partenopea si trova nelle zone montane della classifica anzitempo, praticamente da quando ci fu la partita dell’andata. Un ricordo quello, abbastanza salato, che potrebbe tornare però utile a Vincenzo Italiano. Soprattutto per quanto concerne l’atteggiamento. Al Franchi, infatti, i viola passarono in vantaggio, per cadere soltanto di misura con due reti da calcio da fermo. Quello che mancò fu forse la tenuta fisica nel secondo tempo, più in particolare negli ultimi minuti, per provare a trovare la parità. Un pareggio che sicuramente farebbe molto piacere a tutti. Conquistare o strappare, quello dipenderà dal tipo di gara, un punto potrebbe essere un risultato favorevole. Considerato naturalmente che il Napoli si sta giocando uno scudetto che gli manca dai tempi dell’uomo a cui oggi è intitolato il proprio stadio.

Osimhen, Koulibaly, Zielinsky, Fabian Ruiz sono solo alcuni dei temibili avversari che la Fiorentina si troverà davanti. Alcuni fra i migliori calciatori del campionato e non solo. Alcuni fenomeni che si spera possano prendere sottogamba una partita giocata davanti al proprio pubblico, che ritornerà nell’occasione al 100% per la prima volta in più di due anni. Il fattore sorpresa potrebbe giocare quindi un ruolo importante per i viola. Tutti conoscono le qualità del gioco di Italiano, ma non tutti sono a conoscenza degli assi nella manica dei suoi singoli. Una cosa è certa: i viola non andranno al Maradona partendo da sconfitti. Anzi, l’ultima volta che ci sono passati gliene avevano messi dentro persino cinque.

Scontato è invece -perché lo dice il calendario- che nel turno a venire le contendenti all’Europa si troveranno difronte avversari quantomeno più abbordabili. Come la Salernitana a Roma per Mourinho, il Genoa per la Lazio e il senza più obiettivi Sassuolo per Gasperini. La Fiorentina però non dovrà mai commettere l’errore di stare a guardare quello che fanno le altre. A Napoli sarà una partita a sé, che, se condotta col giusto atteggiamento, potrebbe regalare anche inaspettate soddisfazioni. La squadra è carica e ha voglia. Mancano un po’ i gol, quello è vero, ma nel calcio la via della rete può giungere nei modi più incredibili. Basterà crederci, come sa fare bene Italiano col suo stile di gioco offensivo e coraggioso.

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