Pochi minuti fa l’ormai ex centrocampisti della Fiorentina Alfred Duncan ha partecipato alla conferenza stampa di presentazioni. Queste le sue parole da nuovo giocatore del Venezia:

"Non è stato facile fare questa scelta, ma il mister è stato decisivo, ho già lavorato con lui, il legame va oltre il campo. Il ruolo? Non sono più un ragazzino, posso adattarmi e mettermi a disposizione della squadra. Avevo molte offerte anche prima della scadenza del contratto. E' stato più facile decidere dopo aver parlato con l’allenatore".

“Conosco Di Francesco dai tempi di Sassuolo, ecco perche sono venuto qui”

Si è focalizzato su Di Francesco: ”So già come imposta il suo gioco, ho lavorato 3 anni con lui al Sassuolo. Mi ha fatto capire la voglia che hanno i ragazzi e come si sta bene in questo gruppo. Ha allenato tanti anni e capisce subito il valore dei ragazzi. Mezz’ala o centrale a due? Per me cambia poco, sia facendo la mezzala che giocando come uno dei due a centrocampo, poi dipende dall'avversario e da altri fattori. Il modulo può variare, anche se l'allenatore mi ha spiegato che giocherò nei due di centrocampo, ma il modulo può cambiare. Il mister è una persona che insegna molto il calcio ed è anche uno molto positivo. Lavora molto sulla testa, mi ha fatto bene in passato, è uno con cui si può dialogare. Ha aiutato tanti giovani a crescere. Mi piace parlare con lui, penso di poter crescere con lui".

“Fiorentina? Ho voltato pagina, preferisco non parlarne”

Ha poi parlato della sua esperienza a Firenze: "E' una questione un po' particolare, quando ero giocatore della Fiorentina tante cose potevo anche dirle, ma ho preferito e preferisco non parlarne. La mia esperienza alla Fiorentina l'ho fatta, ora voltiamo pagina. L’esperienza italiana più positiva? Qualsiasi esperienza che ho fatto mi ha lasciato qualcosa di positivo, facendomi crescere e aiutandomi ad arrivare a questo punto". 

“Al Venezia servirà tanta umiltà"

Ha poi parlato della sua nuova squadra: ”Il Venezia ha bisogno di umiltà, ma anche coraggio per poter fare tutto ciò che ha come potenziale. Se non si prova non si può mai scoprire ciò che si ha. La squadra deve avere coraggio, ma anche l'umiltà di fare la partite che dovrà fare. E' una squadra molto giovane, può crescere molto ed io insieme a loro so di poter crescere molto. Non mi sento arrivato, ma ad un punto di partenza. Voglio fare un altro salto di qualità, loro mi possono aiutare a crescere ancora. Questa pressione mi piace".

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