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La sorpresa più bella, la proposta più intrigante di questa stagione di calcio italiano non può che essere il Bologna: nello scorso weekend i rossoblù hanno vinto la sesta gara di fila, battendo in rimonta e a domicilio anche l'Atalanta. Artefici di questa clamorosa stagione il ds Sartori e il tecnico Thiago Motta, con una rosa di underdog che ha acquisito valore strada facendo e che sembra ormai ‘in missione per conto di Dio’ (come dicevano i Blues Brothers).

Cosa c'entra la Fiorentina? In effetti per modalità di intendere e interpretare il calcio, poco o niente. E purtroppo sempre meno anche in termini di classifica perché il gap si è avvicinato ormai alla doppia cifra. Il Bologna ad oggi è quarto e si è aggiunto come competitor arrogante per quella corsa al (possibile) quinto posto extra. Con tutta la frustrazione del caso per chi da anni staziona lì ai piedi della zona Champions, senza aver mai bussato alla porta.

Ma alla base c'è, come detto, anche la filosofia di costruzione delle rispettive squadre: il Bologna è partito l'anno scorso con il ciclo Sartori-Motta, dando continuità al sistema di gioco e a molti interpreti, privandosi anche di alcuni elementi ma solo in estate. A Firenze invece dal primo anno di Italiano si vive più o meno alla giornata, tra cessioni fenomenali a metà stagione, mancati riscatti, rinunce a titolari, poi rimpiazzati in modo tragicomico e la conseguente necessità di inseguire nuovi adattamenti tattici.

Ad oggi, la Fiorentina non si è mai schiodata dal suo settimo-ottavo posto, il Bologna dopo il nono (a -2 dalla squadra viola) dell'anno scorso il passo in avanti l'ha decisamente fatto.

Il Bologna ne vince un'altra e lascia bocca asciutta anche Gasperini, il gap dalla Fiorentina si amplia ancora. Guarda la NUOVA CLASSIFICA di Serie A
Un'altra vittoria, la sesta di fila, di un'incredibile Bologna che espugna anche il Gewiss Stadium e batte l'Atalanta di...

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