Arthur il metronomo o sarebbe meglio dire 'Arthur il desaparecido'? Il paragone con il sempreverde Amrabat
Per l'intera durata dell'incontro con il Milan, Arthur Melo, regolarmente a disposizione e convocato da Italiano, non ha messo piede in campo. Questo apparentemente per scelta tecnica, così come spiegato dall'allenatore della Fiorentina sabato scorso.
Condizioni fisiche più che precarie
Ma anche le sue condizioni fisiche pare non siano delle migliori. “Pare” perché d'altronde dalla Fiorentina tutto tace (come spesso accade in questi casi, quando si tratta di ‘infortuni prolungati nel tempo’, dovuti solitamente a problemi muscolari). E' indubbio, tuttavia, ritenere quanto il suo contributo avrebbe agevolato vuoi la gestione del pallone in fase di possesso vuoi l'interdizione davanti alla difesa. Questo secondo aspetto, in particolare, avrebbe forse anche potuto evitare il generoso secondo gol “regalato tatticamente" ai rossoneri. Adesso, però, urge una riflessione.
Il paragone con il predecessore di Arthur: Amrabat (almeno) giocava sempre
La scorsa stagione siamo - siete/siamo - stati tutto il tempo a lamentarvi/ci di quanto Sofyan Amrabat fosse inappropriato per il ruolo di pivot davanti alla difesa. Un concetto confermato dal campo e pure dagli eventi successivi, visto il suo flop al Manchester United accanto ad un interditore come Casemiro (tanto da portare ten Hag a far salire in prima squadra il 2005 Mainoo). Tuttavia, il gioco prezioso, generoso, benefico pure - verrebbe da dire - che il marocchino offriva a tutti i suoi compagni (esempio: scivolare sulla fascia sinistra per tappare le falle di Biraghi) adesso manca come il pane a questa squadra.
Duncan e/o Mandragora non bastano
Contro il Milan, l'interdizione di Duncan è risultata quasi del tutto insufficiente, per non parlare dell'anonimato della prestazione di Mandragora. A dire il vero, comunque, entrambi hanno giocato meglio in posizione più avanzata. Ma con un Milenkovic in simili condizioni e un Martinez Quarta che non sempre riesce ad accorciare, “uno come Amrabat” farebbe proprio al caso di Italiano. E non è certo un caso, infatti, che molti tifosi e addetti ai lavori ancora oggi rimpiangano la mancata permanenza del semifinalista dell'ultimo Mondiale, che - verosimilmente - avrebbe formato una coppia ‘di nulla’ accanto al desaparecido Arthur.