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In una lunga intervista a Il Tirreno, Christian Kouame ha parlato del gol alla Juve, il primo dal suo ritorno dal prestito in Belgio. E poi l'Europa e le prospettive di classifica:

"Io so solo che quel gol lo volevo ad ogni costo. La sera prima un gruppo di tifosi venne da noi: ricordo benissimo di averli guardati, come ipnotizzato. Nei loro occhi avevano qualcosa di diverso. Ecco perché sono corso verso la Curva e mi sono battuto il pugno sul petto, sullo stemma della società: è stata la mia risposta a chi si è domandato a lungo se fossi davvero un calciatore da Serie A.
Come sto? Sto molto bene, sono pronto. Abbiamo perso gare pur avendole dominate: siamo forti e dobbiamo esserne consapevoli. Lo abbiamo dimostrato con il Milan a San Siro, ma prima ancora con l’Inter e, al di là del risultato finale, anche con la Lazio: i primi 10 minuti giocati contro i biancocelesti sono stati top. Dobbiamo pensare di arrivare il più in alto possibile, perché è lì che meritiamo di stare.

Il Braga? Noi siamo già lì con la testa. Col Twente abbiamo dimostrato carattere e dovremo farlo anche coi portoghesi. In Olanda abbiamo trovato un clima incandescente: erano “assatanati”, eppure siamo riusciti a restare compatti: faremo così anche coi portoghesi. Saremo noi stessi: è questa la strada maestra per portare a casa il risultato.

Il mio ruolo? Ora mi sento più esterno. Avevo sempre giocato a due davanti, io ruotavo dietro la prima punta: in estate l’allenatore mi ha fatto cambiare e ora, sull’esterno, ho più spazio".

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