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Spada di Damocle sopra la testa, tensione tremenda, impossibilità di sbagliare. Tutte cose che si sono dette in queste ore sul conto di Beppe Iachini, in seguito all'esonero dalla Juve di Maurizio Sarri. Niente di più sbagliato, per due motivi. Il primo è che la Fiorentina non potrebbe in alcun modo arrivare all'ex tecnico bianconero in questa stagione, tantomeno per sostituire eventualmente Iachini a campionato in corso. Seconda di poi, paradossalmente, Iachini si trova in una situazione di assoluta serenità. E' in gioco una sfida con sè stesso, senza dubbio, visto che per lui allenare la Fiorentina è probabilmente la grande occasione della vita. Ma se dovesse fare male, e ci auguriamo di no, non sarebbe probabilmente lui il bersaglio della critica. Quanto semmai Rocco Commisso, unico autore della decisione di confermarlo. Che le cose vadano per il meglio, dunque, è anche una grande speranza del presidente, per la sua Fiorentina ovviamente ma anche per sè stesso. Iachini adesso deve essere lasciato lavorare con tranquillità, forte della fiducia che il gruppo ripone in lui. E senza addossargli, al primo allenatore rimasto libero, pressioni che ad oggi non hanno ragione di esistere.


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