Amrabat nella peggior versione Donadelliana: il record di cartellini gialli consecutivi è un allarme

Giallo. Giallo. Giallo. Giallo. Giallo. Giallo. Giallo. Sì, avete contato bene, sono sette. Come le volte in cui Sofyan Amrabat si è visto sventolare davanti quello stesso cartellino nelle ultime sette gare. Un record, in negativo, che lo piazza tra i giocatori più "indisciplinati" dei top 5 campionati europei. Anche contro lo Spezia è infatti arrivata la sanzione per il centrocampista marocchino, che ha così indotto Italiano a cambiarlo all'intervallo.
È vero che la gara del 'Picco' era tutt'altro che tranquilla e tenerlo in campo sarebbe stato un rischio, ma questo "vizio" sta connotando negativamente le prestazioni dell'ex Verona. Se ad inizio stagione era riuscito a mettersi in mostra grazie alla sua robustezza fisica e alla sua innata generosità, ora il suo rendimento si è appiattito come quello dei suoi compagni. L'esperimento regista lo sta continuando a portare avanti nonostante i pessimi risultati (non solo a causa sua) e questa macchia del giallo sta diventando un problema di non poco conto.
C'era un altro mediano che una decina di anni fa riempiva i tabellini della Fiorentina a suon di gialli. Bolatti? Quasi, Marco Donadel. Un "medianaccio" vecchio stile che battezzava le sue uscite con il suddetto rimprovero arbitrale. Il paragone forse apparirà ingeneroso ai più per l'attuale numero 34 viola, ma l'ingenuità che lo fa cascare, ogni volta, nelle stesse situazioni, lo sta ridimensionando. Playmaker non è, mezzala non più, incontrista forse. Ma insomma, qual è lo scopo di Amrabat nella formazione di Italiano? Fermare l'avversario lanciato a rete una volta a partita per farsi ammonire?
Il lentissimo passaggio al 4-2-3-1 rischia di lasciarlo in un limbo che lo vede iniziare tutte le partite davanti alla difesa, per poi essere sostituito a causa del fardello che gli grava sulla testa. Mandragora spesso, Duncan a Lecce e Bonaventura contro l'Inter. Quando il marocchino viene cambiato, in diversi hanno provato a giocare al suo posto. Confermando una verità assoluta di questa rosa: nessuno sa fare il regista. Con buona pace del partito anti-Torreira. Intanto Amrabat tira avanti con questa musica che riecheggia quella del Donadel prandelliano, un giocatore "speso" per bloccare le ripartenze e farsi sistematicamente ammonire. Contenti voi.