Il focus sulla difesa: Pezzella si riscatta e salva la Fiorentina. Il palo e la punta delle dita di Dragowski mantengono la porta inviolata
L'analisi della fase difensiva: Pezzella e un colpo di testa che vale oro, ancora malissimo Lirola e Dalbert. Nella ripresa Dragowski decisivo su Valoti
Continua la rubrica di Fiorentinanews.com dedicata all’analisi della fase difensiva della Fiorentina, con un’attenzione particolare agli eventuali gol subiti dalla squadra di Beppe Iachini. Contro la Spal è davvero difficile dare un voto alla retroguardia viola, dal momento che l'attacco biancoceleste è stato decisamente poco incisivo. Pochi problemi dunque per Milenkovic e Caceres, come sempre ottimi in fase difensiva e decisamente più impacciati in impostazione. Ma d'altronde non fa parte del loro repertorio, ed è incredibile che nessuno lo abbia ancora capito, insistendo a far ripartire l'azione dai loro piedi. Riscatto, invece, per German Pezzella che dopo l'errore di Bologna segna un gol di fondamentale importanza, con uno stacco imperioso sugli sviluppi di un corner. Un'esultanza rabbiosa, commossa la sua, come se si fosse tolto un peso dopo quell'ingenuità che era costata cara nella scorsa partita. Passando invece agli esterni, il discorso è sicuramente meno positivo. Perché da una parte Lirola appare sempre più timido, incerto, capace solo di arrivare talvolta a mettere in mezzo dei palloni non convinti. Dall'altra, c'è un Dalbert che non solo continua a crossare completamente a caso, anche quando l'area è sguarnita. Ma stavolta il brasiliano soffre anche in fase difensiva, facendosi spesso saltare troppo facilmente dai modesti giocatori avversari. Chiudiamo con il giudizio su Dragowski, che porta a casa il clean sheet con un po' di fortuna ma anche con merito. Se nel primo tempo è il palo a salvarlo da un gocciolone che lo aveva sorpreso, nella ripresa è invece provvidenziale nello sfiorare lo scavetto di Valoti (anche se l'arbitro non concede angolo) che avrebbe portato in vantaggio la SPAL.
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