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Nella sua pur ottima prima era di gestione dell'area tecnica viola, Daniele Pradè non è mai riuscito davvero a colmare una lacuna ormai storica, diventata quasi ossessione e tabù: quella del terzino destro. Da dire c'è anche che la prima Fiorentina di Montella giocava con la difesa a 3 e dunque con Tomovic che veniva spesso adattato a fare l'esterno; con lui il compito toccò anche a Roncaglia, riproposti da esterni anche da Paulo Sousa. Nel mezzo un'altra serie di esperimenti, da Gilberto a Micah Richards, proseguiti da Corvino che a Firenze portò Diks, Bruno Gaspar e Laurini. E se a sinistra la squadra viola ha sempre avuto calciatori in grado di dare una grande sostegno offensivo, a destra invece si è sempre fatto fatica. Ecco perché la candidatura di Pol Lirola rappresenterebbe un deciso e netto cambio di marcia. Sassuolo permettendo.


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