Duncan ha il piede caldo, Barak e Saponara si esaltano. Ma l’uomo partita indiscusso è il ‘solito’ Amatucci. Bentornato Gaetano
Si è da poco concluso uno degli ultimi test di questa maxi-sosta per la Fiorentina, che ha battuto il Lugano con un punteggio di 6-1. Buona prova dei ragazzi di Italiano, alleggeriti anche dall'espulsione molto generosa di Macek alla mezz'ora circa. Chi inizia il match alla grande è Alfred Duncan, che carica il sinistro ben due volte: la prima conclusione è alta di poco, la seconda trafigge il portiere dei ticinesi.
Tra i migliori, spiccano anche un disinvolto Riccardo Saponara e un concreto Antonin Barak, che si concede una doppietta, tra cui una rete di pregevole fattura da punizione. Terzic, nel bene e nel male, è sempre presente: un giallo evitabile e qualche traversone impreciso, ma anche cross efficaci e tanta spinta sulla fascia sinistra. Il connazionale Milenkovic, nonostante una condizione fisica nettamente peggiore rispetto ai compagni, trova la porta da fuori area.
Il man of the match, ancora una volta, non si discute: non che il talento di Lorenzo Amatucci sia una novità, ma quando un classe 2004 offre prestazioni di questo genere, non può che sorprendere. Si fa fatica a tenere il conto dei palloni recuperati; i margini di crescita si allargano senza trovare confine. Dulcis in fundo, un enorme Gaetano Castrovilli, che in un quarto d'ora riesce a regalarsi anche il gol. Una serata magica, che speriamo sia soltanto il blocco di partenza per la centesima in maglia viola e per un nuovo inizio insieme.