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L’ex osservatore Antonio Bongiorni, durante un collegamento con Radio Bruno, ha raccontato di come ha fatto a scoprire il talento di Giacomo Ventura: fu infatti lui a scovarlo e a portarlo all’Atalanta dal Margine Coperta. Queste le sue dichiarazioni: 

“Sono ormai 18 anni che conosco Jack. Ebbi la fortuna di conoscere il suo allenatore di allora ad una premiazione a San Severino Marche a cui ero presente: me lo presentò alla cena di gala nella piazza del paese, chiedendogli di farlo venire in futuro a Margine Coperta per provarlo in qualche torneo. Dopo due giorni mi arriva una telefonata da questo allenatore che mi avvisava che il ragazzo fosse in viaggio verso Pescia. Ricordo ancora le parole del padre ‘Signor Antonio, lo affido a lei!’. Ricordo la prima partita in cui lo utilizzai e dopo 25 minuti aveva già fatto vedere di tutto, anche se inizialmente avevo paura che si potesse far male perchè era particolarmente esile. Ho capito sin da subito di aver un grande giocatore tra le mani”.

Ha poi concluso parlando della convocazione in Nazionale: “Vi racconto un aneddoto carino. Dopo la grande prestazione contro il Ferencvaros gli dissi che avrei chiamato Spalletti per farlo chiamare in nazionale. Quando ha saputo della chiamata è venuto da me chiedendomi se fossi stato io a mettere una parolina con il ct (ride n.r.d.)”.

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