Fiorentina modello Atalanta, sognando continuità e successi. E Pradè è già pronto per chiudere un paio di colpi da consegnare ad inizio gennaio a Palladino
Può essere davvero l’anno buono per la Fiorentina, come lo può essere per la Lazio e ancor di più per l’Atalanta. Un modello, quello bergamasco, se si pensa che Gasperini allena su quella panchina dal giugno 2016.
Un modello, un progetto tattico, un calcio condiviso, che ha tenuto botta raggiungendo la Champions e lottando quest’anno per lo scudetto (perché così sarà). Scegliere un'idea di calcio e portarla avanti negli anni, come potrebbe accadere con Palladino e con una proprietà che potrebbe sfruttare questa stagione per spiccare il volo, per decollare, per non tornare più indietro.
Tanti gli insegnamenti in questi anni, tanti gli schiaffoni presi, tanti i momenti da dimenticare, comprese tutte quelle finali perse che ancora bruciano. Il derby dell’Appennino ci racconterà ancora altro, ci aggiungerà qualcosa, ma sposterà poco sul valore di una squadra che sembra, ancora, non volersi fermare. Una formazione che, se anche arrivasse sesta, sarebbe comunque da applausi ma che, a questo punto, ovviamente sogna qualcosa di più.
Due calciatori forti
Campionato e Conference, restano due competizioni da sfruttare al massimo, per una rosa sicuramente ancora non attrezzata come le grandi, ma che a gennaio vedrà l’arrivo di due calciatori forti. Uno sostituirà Bove, l’altro sarà il vice Kean, senza dimenticarci Valentini (già preso) e che potrebbe arrivare anche un esterno sinistro se Parisi e Biraghi se ne andassero come sembra.
Il direttore sportivo è pronto
Pradè lavora, pronto già i primi di gennaio a chiudere un paio di colpi da consegnare subito a Palladino. Poi le uscite, che sicuramente ci saranno, ma che questa volta non riguarderanno i migliori. Non ci sono scontenti, come negli anni passati, tranne il capitano Biraghi. Tutti vogliono rimanere e continuare a sognare come è normale che sia.